La facilità con cui Internet consente la raccolta e la trasmissione di informazioni porta a un cambiamento non solo quantitativo ma anche qualitativo del mercato di riferimento. Non si tratta semplicemente di aumentare il numero di clienti per un’azienda, quanto di modificare il modo con cui si attua tale rapporto, aumentando e migliorando lo scambio di informazioni.
“Utilizzare Internet per abbassare i costi e velocizzare i processi è certamente importante, ma per cogliere le vere opportunità di business offerte dalla Rete è necessario ripensare radicalmente alcuni paradigmi e sfruttare con creatività le sue peculiari risorse.”
Nasce quindi la figura dell’infomediario, ovvero dell’intermediario delle informazioni che agevola il contatto tra individui e imprese proprio facilitando tale interscambio. Il valore delle informazioni, infatti, si misura nella possibilità per il destinatario di saperle cogliere e sfruttare nel modo migliore. D’altra parte, la raccolta dei dati personali da parte delle aziende non può procedere indiscriminatamente ma deve rimanere nel rispetto della privacy e della fiducia dei consumatori: tutelare i loro interessi va a vantaggio delle stesse imprese e la figura che esprime meglio questo concetto è proprio l’infomediario, ovvero l’agente dei consumatori.