Un’indagine congiunta svolta negli Stati Uniti da gruppi di ricercatori della Rutgers University e della University of Connecticut rivela che mediamente il 35 per cento della giornata lavorativa viene trascorso davanti al computer. Come dati opposti, si trova che il 70 per cento degli interpellati afferma di usare il PC in ufficio per almeno un’ora al giorno, mentre 36 per cento vi ricorre per metà giornata. Di questo tempo, il 23 per cento viene dedicato alle ricerche online con l’87 per cento degli impiegati che ritiene di non esagerare con l’accesso a informatica e Internet. Tipicamente le applicazioni più in voga risultano word processing ed e-mail, nominate dall’80 per cento degli interpellati. Secondo lo studio, oltre il 40 per cento di questi ultimi ritiene idoneo il telelavoro per la propria posizione, ma è appena il 9 per cento a praticarlo.
Un’altra indagine condotta separatamente dal gruppo Nielsen/NetRatings segnala che nel corso del mese di gennaio 2000 il tempo trascorso online dal posto di lavoro ammonta ad una media di 21 ore. Una quantità più che doppia rispetto a quanti si collegano da casa. Motivi principali della disparità andrebbero ricercati nella maggiore facilità di accesso ai computer e all’ampiezza di banda disponibili sul luogo di lavoro. Interessante notare come gran parte delle sessioni online siano dedicate a verificare l’andamento del mercato borsistico e finanziario. Sempre a livello mensile, 41 sessioni in ufficio contro 18 a casa vengono utilizzate a tale scopo. E tra i 10 siti visitati con maggior frequenza dagli impiegati, sono ben cinque quelli dedita alla finanza: E*Trade, Charles Schawb, Datek, Fidelity, iWon.com.