Il numero uno mondiale dei microprocessori, l’americana Intel ha reso noto di essere riuscita a realizzare un chip che integra le funzioni di un telefono portatile e di un PDA, permettendo, così, di fabbricare apparecchi più piccoli e veloci.
Una nuova tecnologia, che permette di associare il microprocessore, cervello del computer, la memoria flash, per registrare i dati e i circuiti analogici di comunicazione su un solo supporto di silicio.
Una novità che permetterà un solo processo di fabbricazione, al posto delle tecnologie attuali che bisognano di fabbricazioni separate e specifiche per ogni componente (microprocessore, memoria, circuiti telefonici).
Come la nuova tecnologia al carbonio di IBM, questa realizzazione di Intel apre le porta alla concezione e realizzazione di apparecchi mobili di comunicazione e accesso a Internet sempre più piccoli, ma con maggiori funzioni (telefono e computer tascabile).
Più piccoli sono, meno consumano pur avendo una frequenza di lavoro che arriva fino a un gigahertz, con un risparmio di batterie.
Con questa scoperta, Intel amplia il suo ventaglio di produzioni diversificandosi, pur mantenendo i tre quarti della propria attività incentrati sui microprocessori per personal computer.
Una diversificazione delle attività che dovrebbe portare nuova linfa nelle casse del gruppo, visti i non brillanti risultati di quest’anno, dovuti anche alla crisi del settore informatico nel suo complesso.