Fino a poco tempo fa era opinione comune che gli “e-book”, i libri in formato elettronico, avrebbero trovato poco o scarso spazio nell’attuale mercato statunitense. Ciò essenzialmente per via del diffuso attaccamento dei lettori alla familiarità e alla comodità del supporto cartaceo. Una posizione che però sembra subire repentini mutamenti, sia per l’attenzione che la stampa (tradizionale e meno) va riservando all’argomento sia per l’arrivo di alcuni dati interessanti. Per primo il record assoluto di vendite per un e-book, 6.000 copie, registrato per “The Best Laid Plans” romanzo di Leta Nolan Childers. E anche se quasi il 75 per cento dei libri elettronici è riservato a questo genere letterario, in istituzioni quali la University of Texas di Austin le copie cartacee di testi vari vengono sempre più rimpiazzate dalle versioni digitali. Secondo i bibliotecari di questa istituzione, mentre un libro ha un terzo di possibilità di essere consultato, in due mesi ciò è acceduto per ben 25 volte alle versioni elettroniche. Sull’abbrivio di tale situazione, l’università sta per stanziare la cifra di un milione di dollari per ampliare l’attuale disponibilità di 6.000 volumi digitali.
Inoltre, il colosso editoriale Random House, ha già passato in formato elettronico oltre 5.000 titoli pubblicati e prevede di fare lo stesso per i 20.000 del catalogo generale. Mentre il prossimo anno Simon & Schuster seguirà a ruota con 4.000 libri ormai esauriti a stampa. E Microsoft prevede che da qui a 10 anni gli e-book avranno superato le vendite di volumi tradizionali.