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Il Web si diffonde, ma a quale velocità?

28 Dicembre 1998

Il Web si diffonde, ma a quale velocità?

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L'automobile ha impiegato 55 anni per arrivare in 50 milioni di famiglie. A Internet ne sono bastati 4. Ecco i numeri della grande performance.

Il Web avanza. Il concetto di una rete mondiale gestita da computer e utilizzata per comunicare, scambiare e ricercare, si è affermato. In alcune nazioni è ormai lo standard di comunicazione. Vi siete già stupiti che qualcuno vi chiami al telefono invece di mandarvi un e-mail? Quando arriverete a questo stadio, il grande passo sarà stato fatto.

I numeri che propongo si riferiscono necessariamente al continente nordamericano. Inutile negarlo, è qui che tutto si muove prima. Ogni tendenza e ogni nuova tecnologia. Poi passa agli altri stati, fino a diventare globale. Vedi la televisione. Negli States, negli anni ’50, era già abbastanza popolare, in Italia la diffusione é cominciata nel ’60, con le Olimpiadi di Roma. E così di seguito. Habitat culturale diverso, resistenza al cambiamento e diversa disponibilità finanziaria influiscono non poco in questo scenario.

Elettronica, devices, macchine del nostro tempo, i numeri, finalmente

Quanto ci hanno messo alcuni devices ora famosi, essenziali per la nostra vita sociale e non, a diffondersi? Quanti anni sono stati necessari per raggiungere 50 milioni di case ed essere usati su base regolare da milioni di persone sul pianeta intero?
I dati provengono dal “National Center for Policy Analysis”; l’anno segnato é quello di inzio della diffusione del prodotto.

1873: Elettricità – 46 anni
1876: Telefono – 35 anni
1886: Automobile – 55 anni
1906: Radio – 22 anni
1926: TV – 26 anni
1953: Forno a Microonde – 30 anni
1975: Computer PC compatibile – 16 anni
1983: Telefono cellulare – 13 anni
1993: Internet – 4 anni. WOW!

Cosa vuol dire questo? Che in quattro anni si é passati da 0 utenti (a parte tutto il discorso universitario e militare del pre-Web) a 50 milioni di persone collegate a Internet in ogni parte del pianeta e che si scambiano messaggi e-mail, surfano, verificano informazioni. Una diffusione di circa 34 milioni di utenti solo sul territorio nordamericano: il 68% della fetta di uso e consumo.

E le previsioni parlano di 228 milioni di utenti nel 2002, di cui il 37% negli USA.
Un modem in ogni casa? Stiamo quasi arrivando a questo.
Attention! Handle with care!
In ogni caso, é da tenere presente che queste cifre sono parzialmente falsate da un diverso rapporto popolazione-disponibilità monetaria-richiesta di servizio, radicalmente diverso e in continua evoluzione dagli anni trenta a oggi. Basti pensare che i Beatles, in tutta la loro carriera, hanno venduto cumulativamente più o meno tanti dischi quanti Michael Jackson con il solo “Thriller”. Ed erano i Beatles: Yesterday, Michelle, Penny Lane…

Ma quattro anni per entrare in 50 milioni di case e di aziende sono comunque pochi.
Parliamo di una diffusione da percentuali astronomiche. Una percentuale che ha toccato lo scorso anno un incremento del 70%. Un fenomeno, peraltro, economicamente parlando, che non si esaurisce con l’acquisto di un computer e di un abbonamento, ma che comporta una spesa continua, che é quella dell’abbonamento stesso. Non come la radio, che la si compra e non la si ascolta mai!
Qui nella Silicon Valley, come in altre parti degli States, da quando i prezzi del collegamento Internet si sono stabilizzati sui $19.95 mensili, è difficile trovare qualcuno che non abbia un accesso online.

Ma vediamo di parlare di un’altra velocità: la velocità di trasmissione del segnale

Dal diario di un emigrante:
“Nell’agosto del ’96 sono andato ad abitare nel New Jersey, appena fuori New York; completamente Internet-ignorant. Era il tempo in cui si parlava di “America OFF Line”, per via della quasi impossibilità di stabilire il contatto, vista l’improvvisa esplosione del fenomeno dovuta all’abbassamento dei prezzi eccetera. Oppure di “World Wide Wait”, per via della lentezza della rete.

Oggi, all’alba del 1999, ad un anno dall’Y2K che fa paura a tutti, non é più così. E presto sarà meglio. Molte aziende americane si stanno spremendo per arrivare a superare la velocità massima consentita dalle linee tradizionali. Negli USA (come in Italia) la velocità massima consentita dalle linee telefoniche é di 53K. E non 56K, ad onta di tutta quella promozione che viene fatta sui questi nuovi modem, che teoricamente dovrebbero andare al doppio di velocità dei 28.8K, ma che sono principalmente un gioco di marketing.
Si stanno seguendo molte piste per superare le velocità di connessione possibili oggi. Un traguardo che consentirà innanzitutto di vendere più modem e in seguito di offrire più servizi.
Ma di questo parlerò in un prossimo articolo, con dettagli e rivelazioni succose. Allacciatevi le cinture e non mancate di leggere la continuazione del prossimo articolo: “Più in fretta, ancora più veloci” su questa stessa URL, da qui a qualche giorno.

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