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Il web per sentire l’opinione pubblica

20 Marzo 2009

Il web per sentire l’opinione pubblica

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Venti minuti in podcast tra ritagli di carta e bit, in compagnia di un ospite. Oggi con Edoardo Colombo, consulente di comunicazione e curatore de Il Giulivo. Continuiamo a discutere di politica e web, questa volta dal punto di vista del centro destra - tra persistente amor di Tv e del meno impegnativo Facebook

Continuiamo a parlare di politica e web. Dai blog a Facebook, fino all’idea della necessità del ritorno al territorio – o quantomeno di un cortocircuito più virtuoso tra on- e offline. Dopo le interviste a Giuseppe Civati e Paolo Guarino, e dopo una ricerca senza molti risultati di un politico/blogger di centro destra (ma insistiamo e accettiamo segnalazioni), parliamo della strategia su internet di Pdl e dintorni con Edoardo Colombo, consulente dell’innovazione e della comunicazione, curatore del sito d’area “Il Giulivo” e collaboratore del responsabile Internet del Popolo delle Libertà, Antonio Palmieri: «La Rete avrà con ogni probabilità un ruolo preminente nel Dna del nuovo partito fusione di Forza Italia e An. E verrà usata non solo come strumento di comunicazione ma anche come luogo e come sede di dibattito e di coinvolgimento; non solo insomma per una scelta dettata dai tempi o dalla moda, ma anche per una esigenza organizzativa di gestire differenti culture che vanno ad unirsi in una nuova forza politica». C’è in generale un deficit di cultura della Rete che è in parte trasversale agli schieramenti, che preferiscono – per comodità e facilità di comprensione – l’uso di strumenti come Facebook; e nemmeno nel nuovo partito è previsto un blog di Silvio Berlusconi: «Berlusconi è ahimè ancora ancorato ai numeri e alla potenza di fuoco della televisione, e attribuisce alla televisione ancora una valenza superiore rispetto alla Rete in termini di comunicazione. È invece sicuramente attratto dalle funzioni di analisi e ascolto del “sentiment”, dell’umore dell’elettorato, che si può fare attraverso la Rete: funzioni complementari ad altri strumenti classici (ma anche spesso inesatti) come i sondaggi. C’è una certa attenzione nel centro destra su come avvengono le discussioni in Rete, soprattutto per capire come questo possa influire sulla agenda politica, o dove sia meglio indirizzarla – i media tradizionali sono spesso troppo distanti e lontani dall’opinione pubblica reale».

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L'autore

  • Antonio Sofi
    Antonio Sofi è autore televisivo e giornalista. Consulente politico e sociologo della comunicazione, ha un blog dal 2003 ed è esperto di social network e nuovi media.

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