L’uso di armi costruite con l’uranio impoverito è diventato un argomento all’ordine del giorno in tutta Europa. Molti, infatti, sono i malati di malattie oncologiche tra le truppe inviate in Kosovo e inspiegabili le nascite di bambini malformati da genitori che facevano parte dei contingenti Nato.
Quest’ultima, in risposta alle accuse che arrivano da ogni parte d’Europa sulla cosiddetta “sindrome dei Balcani”, pubblica dal 24 gennaio sul suo sito web, cartine della Bosnia e del Kosovo, con dettagliati i siti dei bombardamenti realizzati con proiettili all’uranio impoverito.
La ricerca è anche possibile in forma cronologica, poiché sulle stesse carte è segnata la data degli attacchi.
Sul sito, poi, è possibile consultare le ultime dichiarazioni dei responsabili dell’organizzazione Atlantica che, ovviamente, negano ogni correlazione tra l’uso di uranio e i casi di cancro registrati tra le truppe inviate sul territorio jugoslavo.