Quando Amazon ha annunciato il lancio di Amazon AutoRip, molti si sono chiesti se la stessa cosa si potesse applicare anche ai libri.
Come spiega il comunicato stampa,
Quando i nostri clienti acquistano un CD AutoRip, la sua versione MP3 viene automaticamente aggiunta all’archivio del loro Cloud Player, dove è disponibile gratuitamente per essere immediatamente riprodotta o scaricata. I clienti che hanno acquistato un CD AutoRip in qualunque momento successivo all’apertura dell’Amazon Music Store nel 1998, troveranno inoltre le versioni MP3 di questi album all’interno del loro Cloud Player, anche in questo caso in modo automatico e gratis.
L’obiettivo strategico è chiaro e prescinde dal medium a cui viene applicato. Qualunque contenuto fisico, una volta acquistato, è indipendente dall’ecosistema di Amazon. Il retailer conserva i dati di acquisto, di navigazione, anagrafici e di pagamento degli utenti, ma è costretto a rinunciare a quelli più interessanti. Si tratta dei dati relativi al consumo dei contenuti: quante volte viene suonata una traccia, un album o un artista, in quale sequenza, seguendo quale pattern: dove si posizionano l’acquisto e la fruizione nel ciclo del consumo.
I contenuti digitali, al contrario, continuano a fornire ad Amazon informazioni durante tutta la vita del prodotto. Come scrive Nick Harkaway su FutureBook,
il punto è legare i consumatori ai servizi cloud di Amazon.
Va in questa direzione l’introduzione da parte di Amazon di una forma light di DRM anche sulla musica. I file MP3 continuano a essere privi di protezione, ma lo stesso non vale se si intende trasferire i contenuti fuori da Cloud Player: in questo caso è necessario autorizzare i dispositivi, al massimo dieci.
La possibilità di ottenere la versione digitale acquistando il libro cartaceo è qualcosa che i lettori chiedono da quando è nato il mercato degli ebook. Amazon è la prima azienda ad essere – potenzialmente – in grado di soddisfare questo desiderio, grazie alla leva della sua infrastruttura cloud (che da sola fattura circa due miliardi di dollari all’anno e costituisce di fatto un business a sé) e alla sua forza finanziaria.
Coglie ancora il punto Harkaway quando scrive che non è importante soffermarsi su quanto sia più difficile (non tanto tecnicamente quanto legalmente, in realtà) realizzare un AutoRip per i libri. Il fatto veramente importante è che…
Questo è ciò cui Amazon sta abituando i suoi clienti. Quello che il retailer online a dettare le condizioni pensa sia il prossimo passo logico per i media.