Il 20 maggio scorso, il Parlamento rumeno ha adottato un testo di legge in materia di diffusione di contenuti pornografici su Internet.
L’articolo 8 della nuove legge, relativa alla prevenzione e alla lotta contro la pornografia, impone ai titolari di siti pornografici di proteggerne il contenuto attraverso dei codici d’accesso e di permetterne la consultazione solo attraverso un sistema di fatturazione in funzione della durata della connessione.
L’insieme dei redditi percepiti dovrà poi essere oggetto di una dichiarazione alle Autorità fiscali.
Questi siti, poi, dovranno ottenere un’autorizzazione da parte di una commissione amministrativa formata presso il Ministero della Cultura e dei Culti.
Inoltre, non potranno, in nessun caso, proporre contenuti pedofili, zoofili o necrofili.
L’art. 15 del testo affida all’Autorità nazionale di regolazione delle comunicazioni (ANRC), organismo incaricato di curare la fase applicativa della normativa relativa al settore delle comunicazioni elettroniche e dei servizi postali, il compito di ricevere le denunce riguardanti il mancato rispetto di questi obblighi.
L’ANRC potrà inoltre imporre ai fornitori d’accesso il blocco dei siti denunciati, che dovrà essere eseguito entro le 48 ore successive, sotto la pena di ammende che variano dai 2.700 ai 10.000 euro circa.