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Il gioco non si acquista, si noleggia online

15 Maggio 2007

Il gioco non si acquista, si noleggia online

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Il modello di business dell'intrattenimento videoludico sta per cambiare: si parte con il retro-gaming

Il mercato videoludico mondiale è in crescita esponenziale, ma l’aspetto più curioso è che una buona fetta degli introiti è generata dal cosiddetto retro-gaming. A conferma di questo trend vi sono non solo le catene di negozi che offrono ampi cataloghi dell’usato, ma anche l’inatteso successo dei servizi online di Wii (Virtuale Console) e Xbox 360 (Arcade).

Negli Stati Uniti – mercato di riferimento per questo genere – il prezzo di ogni classico è compreso tra i 5 e i 10 dollari. All’orizzonte però si sta profilando un nuovo modello di business che si affida ad abbonamenti flat online. Il sito GameTap, ad esempio, con un mensile all-inclusive di 9,99 dollari permette di giocare a piacimento ad ogni titolo, per quanto tempo si desidera. Essendo disponibili più di 800 titoli, l’offerta è certamente interessante.

La rivoluzione, però, riguarda la possibilità di far giocare gratuitamente i clienti a titoli di rilievo, come Metal Slug, Joust, e Rampage. Come? Grazie alla pubblicità. Insomma l’obiettivo è di attirare il grande pubblico – per ora nord-americano, ma entro fine anno anche europeo – e quindi spremere gli inserzionisti.

«Stiamo aprendo a milioni di utenti per offrire giochi gratuiti e contenuti originali», ha dichiarato Stuart Snyder, vice-presidente di GameTap. «Di fatto espandendo la nostra offerta, stiamo proponendo agli appassionati nuove possibilità di gioco».

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