Il chairman del NYSE (New York Stock Exchange) Richard Grasso butta fango sulle dot-coms, definendo pura fantasia i guadagni degli ultimi cinque anni delle società Internet e dicendo che le cose non possono andare avanti ancora per molto, con questo tasso di profitto che è stato sempre altissimo nell’ultimo periodo.
L’affermazione è arrivata durante un pranzo organizzato dalla United Jewish Appeal-Federation durante la quale l’uomo al vertice del più grande mercato azionario del mondo, si è lasciato sfuggire qualche parola di troppo prontamente registrata dai pochi giornalisti presenti e non riconosciuti da Grasso.
Autodefinitosi un dinosauro, Richard Grasso, uomo e simbolo della Old Economy, ha sottolineato che il fatturato e gli utili contano, eccome. “Ci sono società il cui modello di business non farà mai un dollaro di profitti” e per questa ragione Grasso afferma che molte dot.com si trasformeranno presto in dot.gone, cioè scompariranno dal mercato.
È chiaro che Grasso non possa essere del tutto imparziale nel suo giudizio poiché Il New York Stock Exchange (NYSE) e’ in diretta concorrenza con il Nasdaq, il mercato elettronico – ad alta crescita – dove sono quotate quasi tutte le aziende della New Economy americana e tutte le società Internet.
Ma anche previsioni più obiettive non disegnano un futuro roseo per le dot.coms improvvisate: nel 2005 saranno sopravvissuti, secondo StrategyWeek.com, solo il 20% degli attuali siti di e-commerce. Non molto diverse le affermazioni di Forrester Research.
Intanto, negli USA, i 22,6 miliardi di dollari investiti dai venture capital nei primi mesi dell’anno rappresentano un nuovo record. Il nuovo livello e’ superiore sia ai 21 miliardi registrati nell’ultimo trimestre del 1999 che al totale degli investimenti dell’intero anno 1998 (19,2 miliardi).