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Il futuro dei media interattivi

18 Febbraio 1999

Il futuro dei media interattivi

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Un reportage speciale dall'edizione 1999 del Milia di Cannes: che cosa bolle in pentola nel mondo della multimedialità interattiva, dell'edutainment e della comunicazione interattiva.

Alcuni osservatori sostengono che il Milia sia in crisi. Probabilmente il salone francese dei media interattivi, appena conclusosi, deve ridefinire la sua identità periodicamente, ma resta il punto di riferimento più serio, nel Vecchio Continente, per vedere le ultime tendenze in corso. Se qualcuno ha altre candidature all’altezza della situazione, dica la sua.

In effetti, il momento è transitorio: da un lato le tendenze dell’off-line vanno verso applicazioni sempre più potenti, ma anche verso l’esplorazione di nuovi mercati e di nuove tecnologie come il DVD. Dall’altro l’on-line sta cercando di allargare la sua banda cercando di assorbire l’off-line senza riuscirci se non marginalmente. E così, mentre la battaglia per il mercato si allarga, le carte in tavola si mescolano sempre di più fra la parte hard e soft sempre più globalizzate.

In attesa dell’imminente uscita da parte di Intel del Pentium III, la protagonista dal punto di vista hardware è stata la Apple, che ha invaso gli stand con i suoi nuovi e sempre più caramellosi nuovi iMac e con i nuovi e potentissimi Server G3: vere fuoriserie al silicio. Dal punto di vista dei contenuti stanno arrivando le prime proposte serie di Internet via satellite offerte al grande pubblico ad esempio da Eutelsat, mentre tutti cercano di rendere ogni prodotto sempre più usabile.

E forse una scarsa libidine da tecnologia sta portando molti produttori a mettere l’accento più sull’usabilità e l’effettivo utilizzo concreto dei prodotti, piuttosto che sulla loro capacità di stupire. E così ecco il sorgere di interfacce sempre più giocose e di prodotti sempre più votati al mercato che in America si chiama K12, ovvero dei nostri ragazzini in età scolare.

Stanno venendo fuori come funghi CD in grado di insegnare qualsiasi cosa, con specifica attenzione alle lingue, ai ragazzi di tutto il mondo.
Ci è molto piaciuto ritrovare in una elegante versione su CD di Gallimard un’edizione tecnologica del Piccolo Principe di Saint Exupèry, che potrà piacere sia ai grandi sia ai piccini, oppure, sempre dello stesso produttore, un Louvre raccontato ai ragazzi che nuovamente potrà intrigare anche i meno giovani.

Altrettanto divertente Papirus, che porta in auge anche nel mondo telematico globale le saghe degli imperatori egiziani. Nel filone dell’edutainment per l’infanzia sono anche atterrati con grandi mezzi i produttori di giochi tradizionali. La Ravensburgher sta lanciando una sua linea di prodotti elettronici per fare giovare i pupi dell’era digitale.
La Playmobil – sì quella che fa quei simpatici soldatini multiuso – ha messo in circolazione una sua linea interactive che permette di vivere varie avventure nei panni del proprio giocattolo preferito. Ma la veterana del settore è la Lego, che sta inondando i negozi di giocattoli e di elettronica, con i suoi giochi ibridi con commistione di plastica e silicio.

Ma il Milia è anche una colorita fiera di produttori di tutto il mondo che vengono sulla costa Azzurra a presentare i loro oggetti multimediali dimostrando quanto il mercato sia dinamico e tanto per gradire globalizzato.

Si scopre così che la russa Digicom produce un’opera ricchissima su Rimsky Korsakov da non perdere per i melomani, e una Olimpic Encyclopedia che può soddisfare le passioni di molti sportivi. Se vi spostate in Malaysia, una simpatica signora con un foulard in testa vi farà provare i prodotti della Fine Animation che si è specializzata in CD per l’infanzia come quello dei Yokies, delle specie di Barbapapà, oppure potete farvi due salti a Taiwan per dare un’occhiata all’educativo “The math jungle” ottimo per imparare a fare 2+2 in fretta.

Si tratta oramai di cartoni animati interattivi piuttosto che di prodotti multimediali in senso stretto. Sembra di avere un televisore in cui noi decidiamo che cosa faranno i protagonisti. Novità dell’anno il multimediale cinese, con prodotti di discreta qualità su storia e geografia del loro sterminato paese, ma anche della nostra Europa: che stiano preparando l’invasione del mercato occidentale? Ritornando in Europa, a parte la solita ottima qualità della produzione francese e inglese, hanno fatto grande figura gli scandinavi che hanno dimostrato di avere oramai capito dove va il mercato. Peraltro, stanno dando fondo a inusuali doti creative disegnando prodotti molto interessanti per la rete e per il mercato dei CD.

Ma Milia vuole anche dire Milia Games, una mostra votata all’ormai enorme mondo dei videogiochi. Ormai le varie console: Playstation, Sega, Gameboy ecc. stanno combattendo con il mondo PC sempre più invasivo anche nel territorio dei giochi.
Un’ultima ricerca di mercato ha sancito che gli utenti home di Personal Computer usano in primo luogo il loro hardware per scrivere, la seconda applicazione più diffusa è il gioco. E fra le centinaia di giochi da sperimentare, oramai tutti di ottima qualità, si sono fatti notare, per la loro originalità e giocabilità, due games legati a due film in uscita in questo periodo entrambi in formato Playstation.

Il primo è dedicato dalla francese Inforgrames alla saga di Asterix, ritornato in auge dopo il film con Depardieu e Benigni. Il secondo riprende la storia di Bug’s life, il nuovo stupefacente cartone animato elettronico di Disney e Pixar, che racconta le avventure di una famiglia di insetti. Ancora una volta è chi gioca che costruisce la propria avventura. Fra un po’, statene certi, avremo noi i personaggi in mano per costruirci la nostra sceneggiatura… senza sapere più dove inizia la realtà e dove finisce l’immaginazione.

L'autore

  • Vittorio Pasteris
    Vittorio Pasteris è un giornalista italiano. Esperto di media, comunicazione, tecnologia e scienza, è stato organizzatore dei primi Barcamp italiani e collabora con il Festival del giornalismo di Perugia.

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