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Il furto di identità digitali: pericolo in Gran Bretagna

07 Maggio 2004

Il furto di identità digitali: pericolo in Gran Bretagna

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Una recente indagine commissionata da RSA Security ha dimostrato che in Gran Bretagna vengono fornite troppe informazioni personali con noncuranza, rendendo le persone un facile bersaglio per il furto di identità digitali

L’indagine, condotta da Winmark Research per conto di RSA Security, dimostra che il 79% delle persone, se fermato per strada, è disposto a fornire informazioni personali sufficienti a consentire il furto delle identità digitali, come ad esempio la data di nascita o il nome da nubile della madre.

L’indagine ha inoltre dimostrato che il 33% degli intervistati ha già commesso gli errori più classici che possono compromettere la sicurezza di Internet, come condividere o annotare le password su un foglio di carta. In media, i consumatori creano oltre 20 diverse identità digitali, fornendo informazioni personali a siti Web, con il 64% che utilizza la stessa password per accedere a tipi diversi di siti, dall’e-mail al conto bancario. Il 33% ha addirittura ammesso di condividere le password con amici e famigliari, incrementando così in modo massiccio il rischio di frode.

Paradossalmente, però, il 57% dei consumatori ritiene che la responsabilità della protezione delle identità digitali e delle informazioni personali sia delle organizzazioni che gestiscono i siti Web. Si teme che se i consumatori subiscono il furto di identità digitali, la fiducia nell’e-commerce precipiti, con ripercussioni per e-tailer e banche online.

“Il furto di identità sta diventando un problema in tutto il mondo – ha dichiarato Tony Neate della National Hi-Tech Crime Unit -. Poiché il tradizionale furto di identità, come la frode a danno dei titolari di carte di credito, è diventato più difficile per l’aumento di iniziative di sicurezza quali Chip e PIN, i criminali stanno cercando nuovi modi di perpetrare la frode. L’accesso alle identità online per mezzo di informazioni personali e password è diventato un nuovo, facile bersaglio. In Gran Bretagna, si stima una perdita milioni di sterline all’anno per il furto di identità, una cifra destinata ad aumentare se gli individui non diventano più consapevoli della loro responsabilità nel proteggere la propria identità digitale”.

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