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Il bio-Dvd manderà in pensione gli hard-disk

17 Luglio 2006

Il bio-Dvd manderà in pensione gli hard-disk

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Un ricercatore indiano ha scoperto un nuovo trattamento per supporti ottici che permetterà di incrementare le capacità di archiviazione dati

Il professor V. Renugopalakrishnan della Harvard Medical School di Boston ha confermato lo sviluppo di un nuovo tipo di trattamento chimico per supporti Dvd, che permetterebbe di incrementare la capienza dati fino a 50 terabyte (circa 50.000 GB). Grazie all’alterazione genetica di una proteina di un particolare microbo, denominato Halobacterium salinarum, il team del professor Renugopalakrishnan è riuscito a realizzare uno strato (layer) chimico – da applicare ai supporti ottici – con rinnovate capacità foto-sensibili.

«In pratica saremo in grado di eliminare gli hard disk», ha dichiarato il ricercatore del rinomato ateneo statunitense. «I bio-Dvd hanno capacità di archiviazione 20 volte superiore rispetto alla nuova generazione Blu-Ray, e volendo il trattamento potrà essere utilizzato anche su altri supporti come i Cd». La scoperta è stata illustrata in dettaglio durante l’ultima International Conference on Nanoscience and Nanotechnology di Brisbane, svoltasi dal 3 al 7 luglio.

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