Al giorno d’oggi Internet è davvero uno strumento di grande utilità, che permette di consultare trovare, vendere e cercare in tempo reale tutto ciò che è di nostro interesse, o che stimola la nostra curiosità. È come un’enorme enciclopedia, sempre, o quasi, a portata di mano. Ma è anche molto altro ancora.
Si possono acquistare libri e brani musicali, chattare con diversi utenti sconosciuti e decidere, un giorno, di incontrarli; è possibile cercare e, chissà, trovare l’anima gemella oppure consultare siti stranieri e avere accesso alle news di quel particolare Paese, di cui, non sempre, si sente parlare in televisione, o di cui non si legge quasi nulla sui giornali.
Ma la Rete è uno strumento di grandissima utilità anche per la cooperazione tra gli Stati, in campo sociale.
A queso proposito, la Commissione europea ha appena dato il via libera a Iconet. Si tratta di una rete Web sicura per il coordinamento e lo scambio rapido di informazioni sull’immigrazione clandestina, cioè su segni precursori di flussi clandestini e organizzazioni di trafficanti, cambiamenti percettibili di rotte, metodi o quant’altro faccia presagire novità in campo di immigrazione illegale.
Il 16 marzo 2005 il Consiglio aveva adottato la decisione 2005/267/CE, relativa alla creazione sul Web di una rete di informazione e coordinamento sicura per i servizi di gestione dell’immigrazione degli Stati membri.
I funzionari incaricati dell’immigrazione e distaccati all’estero dai vari Stati membri dell’Unione europea, potranno, così, dialogare e scambiarsi informazioni attraverso la nuova rete informatica, ma non potranno, per adesso, scambiarsi dati personali, per motivi sia tecnici sia giuridici.