Pop up selvaggi alla televisione, questa è la sorpresa che, da circa una settimana, ha riservato TiVo ai suoi abbonati, fino ad oggi abituati a scavalcare gli ostacoli pubblicitari con il semplice tocco di un tasto del telecomando del loro decoder digitale. Secondo la società di ricerche Forrester Research, infatti, il 92% degli utenti di TiVo non guarda più la pubblicità normale. Ma, questa volta, è impossibile sfuggire allo spot; da qui una protesta generale e immediata dei fan del marchio culto in USA.
Ed effettivamente c’è di che essere arrabbiati: premendo il tasto “evita spot” di avanzamento veloce per sottrarsi ai messaggi pubblicitari, adesso una finestra promozionale trasparente si sovrappone all’immagine originale. Premendo un altro tasto, il telespettatore può scegliere di saperne di più sul contenuto della pubblicità, ma può anche cancellarlo dello schermo “non ci sono ulteriori ritardi o indugi associati alla pubblicità”, rassicurano infatti da TiVo.
Telespettatori spiati
Questo sistema di pubblicità interattiva, però, si basa sull’utilizzo di marcatori speciali (tag in inglese), inseriti dalle reti televisive e riconosciuti in seguito dal decoder digitale al momento della lettura. Questi marcatori esistono già da tre anni e sono utilizzati per diversi spot pubblicitari e per alcuni giochi interattivi di Coca-Cola, General Motors, Lexus e Nissan. In realtà,però, fino ad oggi tutto ciò che compariva sullo schermo era solo un piccolo logo discreto in basso, in modo da non infastidire l’utente.
I “nostri abbonati non guardano la pubblicità tradizionale, cosa che obbliga i pubblicitari ad essere più creativi nella realizzazione delle loro campagne”, sottolineava in proposito Michael Ramsay, Presidente di TiVo, in occasione dell’ultima conferenza Demo organizzata nel mese di febbraio. Con la funzione di zapping integrata ai suoi decoder digitali, la società della Silicon Valley era infatti diventata l’incubo di tutti i pubblicitari e delle reti televisive. Ma, con il 7% dei 97 milioni di famiglie americane dotati di un decoder digitale, cifra che dovrebbe raddoppiare entro la fine dell’anno e superare il 40% nel 2008 secondo Forrester, sarà difficile per le agenzie pubblicitarie ignorare ancora a lungo questo mercato.
Quest’esperienza, dunque, segna una nuova tappa verso più pubblicità interattiva e apre la strada alle future invenzioni del marketing e dell’advertising, con prodotti più invasivi ma anche molto più mirati. Soprattutto perché gli apparecchi di TiVo sono spie perfette, che seguono le abitudini e i gesti degli abbonati. “TiVo sa esattamente ciò che guardate e come trattate l’apparecchio. E se l’abbonato accetta una pubblicità, i suoi dati saranno automaticamente inviati all’inserzionista, che potrà quindi contattarlo direttamente”, conferma l’analista Rob Enderle.
La strada maestra che porterà, entro la fine dell’anno, all’attuazione del teleacquisto è dunque aperta. L’utente potrà così ordinare automaticamente un prodotto, preventivamente segnalato da un tag, attraverso il telecomando. Il futuro del commercio è alle porte.