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I più famosi del 1999, da Jeff Bezos a…..

21 Dicembre 1999

I più famosi del 1999, da Jeff Bezos a…..

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Per chi ancora non se ne fosse accorto, il settimanale Time ha appena annunciato “la persona dell’anno”: Mr. Jeff Bezos, fondatore e boss di Amazon.com. Non senza una certa sorpresa, …

Per chi ancora non se ne fosse accorto, il settimanale Time ha appena annunciato “la persona dell’anno”: Mr. Jeff Bezos, fondatore e boss di Amazon.com. Non senza una certa sorpresa, per la prima volta qualcuno legato al mondo di Internet entra in questo olimpo del tutto particolare. Tra i nomi annoverati nelle edizioni passate, nel bene e nel male, quelli di Charles Lindbergh, Iosif Stalin, Richard Nixon, l’Ayatollah Khomeini. Stavolta Bezos ha guadagnato il primato superando, tra le altre proposte avanzate dagli editor di Time, le vicende connesse al presidente iugoslavo Slobodan Milosevic e la tragica vicenda della sparatoria alla Columbine High School. Le motivazioni alla base del riconoscimento riflettono il netto ottimismo del mensile internazionale (decisamente eccessivo, secondo alcuni critici): “Bezos incarna il simbolo di quelle società ‘dot-com’ che, pur non generando alcun profitto, riescono a ottenere grosse valutazioni sul mercato.” E il deputy managing editor di Time aggiunge che “ha contribuito a far sì che il mondo degli acquisti e delle vendite non sarà mai più lo stesso.”

Lo stesso Bezos non può ovviamente essere assente in un altra classifica sui Top 10 dirigenti high-tech che hanno fatto notizia nel corso del 1999, di fianco ai soliti Gates, Jobs anche il responsabile della Federal Reserve statunitense Alan Greenspan. Evento quasi unico, tra questi troviamo perfino due donne: Carly Fiorina, dallo scorso luglio presidente di Hewlett-Packard e unica donna CEO nell’elenco di Fortuna 500, e Meg Whitman, vivace responsabile del maggiore sito dedito alle aste online eBay.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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