Veniamo ad un argomento di casa nostra, anche se legato all’ambiente al di là delle Alpi.
I sindacati francesi dei giornalisti hanno dato mandato alla Societé civile des auteurs multimedia (SCAM) di rappresentare gli interessi dei giornalisti della stampa scritta in materia di copie private digitali dei loro articoli.
In un comunicato, le diverse organizzazioni di rappresentanza danno mandato alla SCAM per quel che riguarda “la rappresentazione degli interessi dei giornalisti presso la commissione detta Brun-Buisson, che sta elaborando le tariffe che dovranno essere percepite per i supporti vergini per remunerare gli autori di fatto della copia privata delle loro opere”.
“Danno mandato anche alla SCAM per rappresentare gli interessi dei giornalisti in tutte le istanze del loro lavoro per organizzare le modalità di percezione e ripartizione delle remunerazioni per le copie private”.
La remunerazione per le copie private, riguardante le cassette audio e video vergini, è stata istituita con la cosiddetta legge Lang del 1985.
Nel gennaio del 2001, è stata estesa ai nuovi supporti digitali (CD, DVD e mini disk).
Dal luglio 2001, la legge ha istituito i diritti per i creatori di testi e immagini fisse, che dovranno essere remunerati se le loro opere sono oggetto di una copia privata su un supporto digitale.
Questa remunerazione è costituita da un ammontare percepito dalle vendite di supporti digitali vergini, che è fissato dalla commissione apposita, composta da rappresentanti degli aventi diritto, dei consumatori, dei fabbricanti e degli importatori di detti supporti.