L’iniziativa nasce da una cooperazione fra forze dell’ordine britanniche e l’associazione di volontariato “Crimestoppers” e ha come finalità la raccolta d’informazioni e segnalazioni anonime sui ricercati ancora in libertà.
Le foto dei malviventi saranno pubblicate nel sito internet Most wanted, insieme alle loro descrizioni e ai dati che riguardano gli ultimi spostamenti dei ricercati.
In questo modo le forze dell’ordine potranno diffondere tempestivamente ed a un largo numero di persone le foto dei ricercati e nello stesso tempo incentiveranno i cittadini a collaborare con loro, in forma del tutto anonima, riuscendo a raccogliere testimonianze e informazioni utili per arrestare i malviventi.
L’iniziativa prende ispirazione dall’FBI, che già dal 1949 ha iniziato a diffondere su scala nazionale e rendere pubbliche le foto dei ricercati.
L’originalità britannica consiste nella matrice privata del progetto, nato e promosso da un’associazione di volontariato, presieduta da Lord Ashcroft, che iniziò la sua attività nel Regno Unito nel 1988.
Il lancio del sito Internet è stato accolto con entusiasmo dal pubblico e ha ottenuto l’approvazione degli esperti di Scotland Yard, che vedono in Most wanted un mezzo per adeguarsi alla criminalità, che sempre di più fa uso della tecnologia.
Durante le prime ore d’attività il server che ospitava il sito è andato in tilt per la quantità di traffico generato dai visitatori.