A distanza di circa 18 mesi dal lancio dei nuovi formati ottici ad alta risoluzione, il mercato e i consumatori si chiedono ancora chi potrà mai spuntarla. Il problema è che i consumatori considerano i prezzi dei nuovi lettori ancora piuttosto alti e nella maggior parte dei casi sono convinti che i DVD siano ancora soddisfacenti quanto a qualità grafica.
Fortunatamente per i sostenitori di entrambi i formati, le vendite di schermi ad alta definizione stanno andando bene. Negli Stati Uniti, secondo NPD Group, circa l’80% delle televisioni vendute sono HD. Inoltre, Display Search sostiene che stiano incrementando del 40% le vendite dei televisori 1080p, in relazione al traino degli LCD TV da 40 pollici e superiori. Rimane comunque un limite la grande fiducia dei consumatori nei confronti dei supporti DVD: nell’ultimo report 2007 di NPD il 73% si è detto pienamente soddisfatto e di non sentire l’esigenza di cambiare lettore.
«Lo standard DVD è vittima del suo successo. È una buona tecnologia», ha commentato Josh Martin, analista di Yankee Group Research. Inoltre bisogna considerare che il passaggio che si è registrato da VHS a DVD è diverso da quello da DVD a Blu-Ray o HD-DVD.
«La nuova generazione ottica non può essere considerata un semplice aggiornamento, ma una vera evoluzione. Le major sostengono che si tratti di un salto epocale, ma i consumatori vedono solo un disco come gli altri, che apparentemente non sembra valere l’esborso richiesto», ha aggiunto Martin.
A questo punto secondo l’esperto si possono sviluppare solo due scenari. In un caso – che reputa praticamente impossibile – Toshiba e Sony potrebbero trovare un accordo sui rispettivi standard e riporre le armi, evitando il continuo sperpero di denaro ed energie. La seconda possibilità, invece, è che gli Studios cinematografici si accordino e decidano di distribuire i loro film in entrambi i formati o solo per uno.