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Greenpeace strizza l’occhio all’open source

04 Luglio 2006

Greenpeace strizza l’occhio all’open source

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L’organizzazione ambientalista passa alla piattaforma Django e sposa la causa delle tecnologie collaborative open source

Greenpeace, dopo le foche e le balene, si prepara a sostenere la causa dell’open source – e quindi del mitico pinguino, simbolo indiscusso della comunità free. La nota associazione internazionale per la salvaguardia dell’ecosistema ha annunciato che d’ora in poi adotterà una versione riveduta della piattaforma open source Django, con Custard, l’ambiente per il social networking e la redazione di testi e altri documenti con metodo collaborativo. Il pacchetto applicativo, denominato Melt, sarà disponibile sotto licenza LGPL.

L’obiettivo è quello di avvicinare gli sviluppatori alla causa ambientalista e allo stesso tempo favorire l’adozione di soluzioni open, filosoficamente vicine allo spirito di Greenpeace. «Siamo già presenti online, ma vogliamo cambiare il nostro approccio. Ci proponiamo di dar vita ad una comunità di utenti basata sulla collaborazione, elemento chiave anche per le nostre campagne informative», ha spiegato Rolf Kleef, esponente di Greepeace. Nel prossimo futuro verranno distribuite le API del framework, e non è da escludere un’accesa competizione con IBM che domina nelle tecnologie collaborative con WebSphere.

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