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Grande o piccolo, l’importante è che sia IBM

05 Luglio 2000

Grande o piccolo, l’importante è che sia IBM

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Mentre la multinazionale IBM s’appresta a fornire ai ricercatori americani il computer più veloce mai esistito, altri all’interno della stessa casa studiano il computer “pret-à-porter”. ASCI White è capace di …

Mentre la multinazionale IBM s’appresta a fornire ai ricercatori americani il computer più veloce mai esistito, altri all’interno della stessa casa studiano il computer “pret-à-porter”.

ASCI White è capace di effettuare più di 12,3 miliardi di operazioni al secondo.
Composto da 512 server IBM RS 6000 montati in parallelo e dotati di 16 processori ciascuno, sarà utilizzato dal Lawrence Livermore National Laboratory, che l’utilizzerà per simulare le esplosioni nucleari.

Per spiegare la potenza di questo nuovo supercalcolatore, basta dire che uno degli esperimenti matematici di ASCI White durerà 30 giorni, mentre lo stesso realizzato da Cray, il fratello più vecchio nato nel 1995, durerebbe 60 mila giorni.

Questo ultimo nato in casa IBM, serve perché a causa del Trattato di interdizione completa degli esperimenti nucleari, adottata nel 1996, Washington ha dovuto sviluppare un sistema che permettesse di eliminare “ufficialmente” i test nucleari, senza compromettere la ricerca.

E nel 2004, dovrebbe nascere un fratello ancora più potente di ASCI White, che occupa lo spazio di due campi da basket.

Ma alle persone normali rimane difficile non solo utilizzare ma anche solo acquistare un computer così potente.
E allora, IBM a pensato anche alla comodità dell’uso giornaliero del computer realizzando, in un centinaio di esemplari, un prototipo “pret-à-porter”, che potrebbe arrivare nei negozi entro la fine dell’anno prossimo.

L’insieme è costituito da tre parti: una piccola scatola, della forma di un piccolo registratore CD, un processore Pentium 233 MHz e 64 Mb di spazio disco.
Questa scatola è collegata a un piccolo comando che serve da mouse e a un paio di auricolari con microfono.

Come schermo, uno piccolo che deve essere piazzato a 2,5 centimetri dall’occhio.
Questo permette una visione simile a quella di uno schermo a 14 pollici senza alterazioni della visione, dicono i realizzatori.

Destinato essenzialmente ai professionisti che avranno bisogno di un computer “a mani libere” molto veloce per poter gestire software di trattamento testo, fogli elettronici ecc., funzionerà con il riconoscimento vocale.

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