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Gli inglesi vogliono annullare il progetto GPS Galileo

14 Novembre 2007

Gli inglesi vogliono annullare il progetto GPS Galileo

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Il GPS europeo è in grande ritardo e costa troppo; Londra preme per l'abbandono

Il progetto GPS europeo, Galileo, non solo vanta un ritardo abissale, ma sta iniziando a costare troppo. I primi cinque anni sono stati praticamente un disastro: entro il 2012 si dovrebbero posizionare 30 satelliti, ma per ora ne è stato lanciato solo uno di test. Inoltre, per il proseguimento della missione sono richiesti ulteriori 2,4 miliardi di euro di investimento.

Per questi motivi la Commissione Trasporti inglese ha deciso di proporre l’annullamento del progetto. Difficile dare torto agli inglesi, anche se effettivamente godono di un trattamento privilegiato da parte degli statunitensi – i gestori del sistema Navstar GPS di riferimento mondiale.

Insomma, in caso di emergenza gli Stati Uniti – e il fedele alleato britannico – continuerebbero a vantare un servizio di navigazione satellitare. Gli altri no. Questo infatti è uno dei motivi che spinge Germania e Francia ad andare avanti, anche se il ritardo di Galileo è ormai abissale. A fine novembre, secondo il cancelliere tedesco Angela Merkel, bisognerà fare chiarezza. In modo che a dicembre si possa ripartire con i lavori.

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