Riproduzioni selvagge di fotografie e di contenuti editoriali: il motore di ricerca Google cade in disgrazia presso gli editori d’Oltralpe. Secondo il presidente del Geste (Gruppo degli editori di servizi online) e direttore dell’edizione elettronica del quotidiano Les Echos, Philippe Jannet, alcuni membri della commissione “stampa online” dell’organizzazione professionale Geste (Le Monde, Libération, Le Figaro, La Tribune, L’Express e Les Echos; unica eccezione, Nouvel Observateur), hanno recentemente inviato a Google una diffida.
Tutti chiedono di essere eliminati da Google Actualités, la versione francofona del servizio di raccolta d’informazioni Google News, ed esprimono il desiderio che la società californiana “faccia il suo lavoro di motore di ricerca”.
Gli umori della stampa francese non sembrano, tuttavia, turbare Google. Dalla sede della società, a Mountain View, Eileen Rodriguez, portavoce di Google, risponde che “un sito che non sia presente su Google News può richiedere di esservi inserito. La stessa cosa possono fare i siti che desiderano essere cancellati”. Eileen Rodriguez fa inoltre notare che “Google News ha finora ricevuto un’accoglienza positiva tanto dagli utenti quanto dai siti d’attualità”.
Un servizio criticato fin dal suo lancio
Dal momento del lancio, effettivamente, non è corso buon sangue tra Google e gli editori online. Negli Stati Uniti è stato oggetto di numerose critiche: assenza di gerarchizzazione dell’informazione e riprese brutali di comunicati stampa in particolare. La società di Mountain View, insomma, non è andata tanto per il sottile pur di imporsi sul mercato.
In Francia, alcuni mesi or sono, i membri insoddisfatti del Geste avevano già fatto pervenire una missiva a Google, nella quale insistevano sul problema ricorrente della diffusione, su Google Actualités, di fotografie protette da copyright. Facevano inoltre notare che, in quanto motore di ricerca, Google propone agli utenti la possibilità di accedere gratuitamente “in cache”, a vecchi articoli di Le Monde o Les Echos. Un mancato profitto per queste due testate, che hanno invece puntato su una consultazione a pagamento dei loro archivi sul Web.
Per tentare di appianare la situazione, si è tenuta una riunione a Parigi, a fine novembre 2003, in presenza di uno dei principali dirigenti di Google e dei rappresentanti dei giornali francesi. “Al termine di questa riunione, Google ci ha inviato una e-mail dal tono rassicurante, poi più nulla”, ha comunicato Philippe Jannet.
Ufficialmente, Google Actualités “è un servizio d’informazioni raccolte tramite spider, mediante algoritmi informatici, senza intervento umano”. Una dichiarazione che lascia Philippe Jannet scettico. Dal suo punto di vista, Google tenderebbe a effettuare una raccolta selettiva dell’informazione, privilegiando la gratuità per gli utenti.