La grande quantità di informazioni disponibili sulla Rete e i dispositivi hi-tech capaci di cercarle, catturarle e archiviarle, hanno già modificato il modo di concepire la didattica e in alcune università, come Trieste e Pisa, sono stati avviati corsi e master nei quali si insegna l’arte di apprendere con le “interfacce della conoscenza”, cioè tecnologie hardware e software. Vediamo cosa sono, come funzionano e come impiegarle nello studio.
Sottolineature digitali
Le penne scanner sono piccoli dispositivi in grado di leggere la scrittura e trasformarla in bit, sostituiscono i vecchi evidenziatori. Si legge un libro, si studia un manuale, si sfoglia un giornale e si memorizzano le parti più salienti. Poi si memorizzano gli appunti sul computer.
Videocamere e registratori
Registratori e videocamere digitali “catturano” lezioni e avvenimenti. I video e i file sonori vengono salvati sul Pc, quest’ultimi, grazie a software di riconoscimento vocale, possono essere trasformati in testi.
Schede per acquisire immagini tv
Si inseriscono nel Pc e ci si collega alla tv. Le sequenze registrate vengono archiviate per argomento.
Motori, metamotori e guide
Si usano per cercare informazioni su Internet. Non è facile impiegarli al meglio e non è facile scegliere la miriade di informazioni da archiviare. Gli esperti chiamano questo smarrimento “problem finding”.
Software autore
Sono programmi per realizzare ipertesti o presentazioni multimediali, ma anche word processor avanzati, database e persino fogli elettronici, aiutano a organizzare tutti gli appunti e le note digitali. Lo studente organizza il suo sapere creando sul computer strutture cognitive, link, relazioni e correlazioni interdisciplinari. Gli appunti su Bacone, per esempio, servono a realizzare un ipertesto dedicato alla filosofia che a sua volta si intreccia con un altro ipertesto dedicato alle scienze naturali del Seicento. Insieme al testo si aggiungono immagini, filmati (anche le lezioni registrate con la videocamera), suoni.
Il disco del “personal sapere”
Il materiale ipermediale viene infine registrato su Cd-rom. I dischi possono essere molti, oppure uno solo, un Dvd o qualunque altro supporto futuro che garantisca una grande memorizzazione. Alla fine avremmo una bozza del nostro percorso di studi, una metafora di parte del sapere “salvato” nella nostra corteccia cerebrale. E con un clic sarà possibile andare a riscoprire un percorso di studi (appunti, lezioni, esperienza, compiti ecc.) svolto in anni di scuola.