Si alza il sipario e una grossa novità che da circa due anni titilla la curiosità di molti viene presentata al mondo. Questo mezzo rivoluzionario, denominato “Ginger”, finalmente è pronto per essere mostrato alla stampa, svelato nelle sue concezioni nuove di locomozione individuale. Cose da Jetsons.
In realtà io ho visto un prototipo di Ginger in funzione, nel gennaio di quest’anno. Si trattava di una piattaforma rotonda, stile pedana da vigile, alta circa 40 cm, diametro circa 60 cm, con un’asta che parte dal basamento e termina con un manubrio orizzontale stile bicicletta tenuto in mano dal suo occupante che, in piedi e perfettamente bilanciato, ho visto sfrecciare silenzioso tra la gente dell’aeroporto di San Francisco. Le ruote non erano a vista, a differenza del disegno che è stato presentato al momento di brevettare il progetto, ma decisamente la carrozzeria aveva tutta l’aria di un prototipo.
Al momento, siccome in quell’area se ne vedono di cotte e di crude, e molto progresso tecnologico arriva dalla Silicon Valley, non mi sono sconvolto più di tanto, ma pensandoci bene, potrebbe veramente essere una svolta nella locomozione individuale, così traumatica soprattutto nelle grandi città.
Perché rivoluzionario?
Chi ha provato con i pattini e chi con lo skateboard, ma fino ad oggi la necessità di spostarsi da un luogo all’altro è sempre stata risolta o con mezzi meccanici di una certa mole (auto, bus, treno), o, per quanto riguarda lo spostamento individuale, si è dovuto fare riferimento alle proprie gambe oppure a mezzi necessariamente limitati come la bicicletta, il motorino, e via dicendo. Avete già provato ad andare in bici a San Francisco? Ahi, ahi…
Beh, Ginger ne dice una nuova: ingombro ridotto al minimo, silenzioso, consumi (grazie al motore Stirling che non usa benzina) molto ridotti, problemi di parcheggio nulli o quasi. Velocità, da quello che ho avuto modo di apprezzare, di almeno un 20-30 Km/h. E quando mai a piedi si riesce a fare tanto? E la possibilità di muoversi su terreno accidentato, come spesso e volentieri sono le strade delle nostre città. L’idea di poter affidare ad un mezzo di questo genere il “camminare” della gente, di sicuro ne amplifica di molto le possibilità. Si va al lavoro con Ginger. Non richiede la capacità di stare su due ruote che richiede il motorino e non fa puzza, fumo e va dappertutto. Una bella idea.
I punti forti
- Il Motore Stirling . Già usato per sommergibili ed altre applicazioni in cui il silenzio e il poco consumo sono cruciali, in sostituzione del motore a scoppio, non è cosa nuova. Inventato nel 1816 da Robert Stirling, è fondamentalmente simile ad un motore a vapore, dove i gas all’interno del motore non esplodono (come nel motore a scoppio, ma si espandono e si contraggono a causa del calore, facendo così muovere i pistoni.
Per chi vuole saperne di più. Il problema grosso, fino ad ora, pare che fosse avere una perfetta tenuta dei gas all’interno del motore. Se Kamen ha deciso di aprire il gioco, si vede che ha risolto il problema. A questo punto si tratta solo di riuscire a riscaldare e raffreddare la camera in cui sono contenuti i gas, e sembra che questo sia risolto con l’idrogeno. Che l’automobile ad acqua cominci a diventare una realtà? - Il Giroscopio . Siccome il tutto si muove su 2 ruote, ovviamente qualcosa dovrà pur occuparsi di mantenere perfettamente stabile il suo occupante. Da quello che ho avuto modo di vedere, e dagli zig zag che il “Ginger” sperimentale effettuava tra la folla dell’aeroporto di San Francisco, direi che la stabilità non si può considerare un problema di questo mezzo, nonostante la pochissima base di appoggio al terreno (2 ruote di diametro ridotto) e l’altezza del tutto, che in un individuo medio va ben oltre i 2 metri totali. Sicuramente il tutto supercontrollato da un processore, se no sai le cadute!
Cosa e chi c’è dietro
Una delle invenzioni di maggior risalto di Kamen e della ditta DEKA (Dean Kamen, che altro?) – DEKA Research & Development Corporation in Manchester, New Hampshire, USA – è stata l’iBot, una carrozzella per paraplegici capace di salire e scendere le scale, mantenendo l’equilibrio grazie ad un giroscopio, sollevandosi sulle due ruote come un asso della moto all’arrivo della corsa. Già il concetto della stabilità in condizioni estreme era nella testa dell’inventore. L’ iBot ha come nomignolo di progetto un “Fred” che… Ginger e Fred, vi dice qualcosa?
Ed anche prodotti di uso più “quotidiano” per l’industria medica: una pompa portatile per l’insulina, ed una macchina portatile per la dialisi. La Deka, 200 addetti, più di 100 brevetti al suo attivo, ed il piacere di lavorare con i giovani per uno sviluppo di tecnologia per migliorare la vita della gente.
Parole di Kamen: “Interessare i giovani sulla scienza e matematica supera di gran lunga qualsiasi delle mie invenzioni”.
E poi due dei personaggi che stanno appoggiando finanziariamente lo sviluppo di Ginger sono Steve Jobs (Apple) e Jeff Bezos (Amazon.com). Senza dubbio due figure tra quelle che in questi ultimi anni hanno inventato un “modo di vivere nuovo”. Nel frattempo la DEKA ha già registrato un paio di domain names tra cui “mysterlingscooter.com” e tramite l’altra ditta di Kamen, la Arcos, il nome “flywheels.com”, che fino a questo momento non sono ancora attivi, ma…
Si dice anche che un mercato a cui punta specialmente il “Ginger” sia quello asiatico, dove non ci si riesce più a muovere con la macchina. Ma presto ne sapremo di più, il programma “Good Morning America” ci rivelerà se sono buone notizie o solo sogni infranti.