In Francia, i dirigenti delle grandi società di ICT pongono al governo una richiesta sulla realizzazione, attesa da tempo, di connessioni forfetarie illimitate a Internet: le “flat”.
A destra, i grossi calibri della nuova economia, Yahoo!, World Online, Vivendi.
A sinistra, il governo e l’impresa pubblica di telecomunicazioni, France Telecom, che a causa delle sue tariffe proibitive è accusata di frenare, in Francia, la crescita di Internet.
Al centro, gli utenti che, secondo un sondaggio della Sifres, in una percentuale che arriva all’83 %, pensano che le offerte “illimitate e tutto compreso” costituirebbero una delle chiavi di sviluppo della Rete.
Malgrado la riduzione “di favore” accordata recentemente da France Telecom, i “grandi” prendono carta e penna e scrivono al governo perché le cose cambino.
Secondo loro, se il 50 % delle famiglie scandinave o il 35 % di quelle inglesi sono connesse a Internet (contro un modesto 19 % in Francia), è perché questi paesi beneficiano di forfait abbordabili, negoziati con gli operatori locali.
Anche il governo, dicono, si è espresso in favore di una tale riforma. Dunque, si passi a realizzare il progetto, perché il tempo passa e France Telecom continua, senza alcun disturbo, a fatturare il servizio in modo molto costoso.
Sul sito dell’IFII (interconnessione forfettaria illimitata a Internet) si propone agli utenti della Rete di leggere il messaggio indirizzato a Chirac e Jospin e di firmare una petizione elettronica in favore di un forfait Internet a 100 franchi al mese (circa 30 mila lire).