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Formazione informatica per 175 giovani laureati disoccupati del Mezzogiorno

03 Maggio 2002

Formazione informatica per 175 giovani laureati disoccupati del Mezzogiorno

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È stato presentato nei giorni scorsi al ministero del welfare un progetto per la formazione, nel campo dell'informatica, di giovani laureati disoccupati residenti nel Sud d'Italia. Il progetto prevede stage nelle regioni del centro-nord e il successivo rientro nell'area di provenienza.

Il sottosegretario al welfare Pasquale Viespoli ha recentemente presentato il programma “Occupabit”, finalizzato a formare, nel campo dell’informatica, 175 giovani in possesso di lauree deboli – cioè dell’area umanistica e, in particolare, lettere e filosofia – disoccupati da almeno 12 mesi e residenti nelle regioni classificate dall’Unione europea come bisognose di interventi a favore dell’occupazione.

L’iniziativa – promossa in collaborazione con le agenzie per il lavoro di Calabria, Lombardia e Sicilia, e con l’Ifoa, Istituto di formazione operatori aziendali – prevede l’emanazione di bandi regionali attraverso i quali verranno selezionati i giovani da avviare agli undici corsi, corrispondenti a nove figure professionali, che si svolgeranno in parte nelle regioni di residenza e in parte in Lombardia.

I profili professionali – che, secondo i promotori, sono stati selezionati consultando direttamente le imprese e verificando le loro necessità e disponibilità ad eventuali assunzioni – sono tutti relativi al campo dell’informatica e comprendono, tra l’altro, le figure dell’e-business marketing consultant (consulente online di strategie commerciali), dello sviluppatore di software e di applicazioni Web e dell’esperto di communication technology.

Dopo la formazione in aula – che comporterà il diritto a un’indennità – i giovani selezionati saranno inseriti in grandi aziende del Centronord, dove seguiranno stage di circa 400 ore.

Il programma prevede, al termine, il rientro nella propria regione e l’avvio al lavoro, secondo le stime degli organizzatori, di almeno l’85% dei partecipanti, attraverso modalità come il telelavoro, la subfornitura, la committenza e nuove attività imprenditoriali favorite dalla concessione dei prestiti d’onore da parte delle regioni.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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