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Experimenta 03: a te gli occhi

18 Luglio 2003

Experimenta 03: a te gli occhi

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L'edizione 2003 di Experimenta ha un obiettivo nuovo: aiutare le persone ad aprire gli occhi sui presunti fenomeni paranormali, per evitare i tranelli di ciarlatani che vantano poteri inesistenti spillando denaro agli ingenui o a chi soffre per malattie o problemi sentimentali

Merlino era un mago o un ciarlatano? Il giovane Artù, che poi divenne re d’Inghilterra, estrasse veramente la Spada dalla roccia o è solo una leggenda? E se veramente ci riuscì, come mai chi lo aveva preceduto aveva fallito? Come in ogni leggenda, anche la nota vicenda della Spada nella roccia ha un fondo di verità. Merlino era un alchimista (ovvero un “embrione” di scienziato) che curiosando nei segreti della materia aveva scoperto che i corpi si dilatano col caldo e si restringono col freddo; dunque, anche se in misura impercettibile a occhio nudo, una fessura nella roccia sarà più larga d’inverno e più stretta d’estate.

Volendo sostenere il “suo” candidato al trono vacante d’Inghilterra, in un giorno invernale incastrò una spada nella fenditura di una roccia. Poi attese l’estate e convinse tutti che solo chi l’avrebbe estratta sarebbe stato degno del trono inglese, ma tutti ci provavano in giornate calde (perché l’estate era la stagione in cui tradizionalmente si svolgevano i tornei tra cavalieri) senza smuovere la spada. Volendo far designare Artù, Merlino gli consigliò… beh! non posso raccontarvi anche il finale della storia.

Per svelare l’artifizio scientifico (ma assolutamente magico visto con gli occhi del Medioevo) di Merlino non vi resta che visitare la mostra Experimenta03, aperta a Torino fino al 9 novembre, intitolata quest’anno “A te gli occhi – Il mondo tra magia e scienza” introduce subito l’argomento: aiutare le persone ad aprire gli occhi sui presunti fenomeni paranormali per evitare i tranelli di ciarlatani assortiti (cartomanti, fachiri, astrologi, magonzoli e fattucchiere televisive) che vantano poteri inesistenti spillando denaro agli ingenui o a chi soffre per malattie o problemi sentimentali.

“Quello che oggi, come in passato, sia chiama magia – spiega Massimo Polidoro, presidente del Cicap (il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale) e membro del comitato scientifico di Experimenta03 – non è il frutto di poteri occulti e fuori dall’ordinario, che non sono mai stati dimostrati o osservati scientificamente. La magia può essere considerata il momento di passaggio dal sapere pre-razionale (cioè quella conoscenza disordinata, inconscia e spesso casuale che avevano gli alchimisti del medioevo come i filosofi greci) alla vera conoscenza scientifica, cioè il sapere che deriva da indagini eseguite con metodo e rigore.

Caratteristica peculiare e vincente di Experimenta è “l’interattività giocosa”: il pubblico è invitato a toccare con mano e a sperimentare in prima persona. Divertendosi, emozionandosi e acquisendo informazioni rigorose e profondamente scientifiche. Per esempio, nel padiglione dedicato all’astrologia (la “magia” del cielo) potrete scoprire che chi è nato fra il 30 novembre e il 17 dicembre non è dello Scorpione né del Saggitario. Il suo segno zodiacale è l’Ofiuco, altrimenti detto Serpentario, una costellazione attraversata dal Sole in quei giorni e stranamente ignorata dagli astrologi che hanno decretato in 12 i segni zodiacali validi per l’oroscopo.

Ma c’è un altro problema: per effetto dell’oscillazione dell’asse terrestre, nei secoli tutte le costellazioni che fanno da fondale al moto del Sole sono slittate di circa 30 gradi. Dunque chi pensava di essere dell’Ariete deve buttare via tutti i suoi profili astrologici perché in realtà è del Toro e così via. A ciò si aggiunge che “l’ingombro” delle costellazioni non è regolare e il tempo di permanenza del Sole nei vari segni non è dal 21 di un mese al 20 del mese successivo: il nostro astro “si ferma” 27 giorni dal Capricorno, 38 nei Pesci, 21 nel Cancro, addirittura 44 nella Vergine e appena 6 nello Scorpione.

Con questo stile di gioco rigorosamente scientifico, la mostra torinese “A te gli occhi” è stata articolata in quattro sezioni tematiche per esplorare le diverse facce del mondo della magia: magia rituale, magia del paranormale, magia del cielo e magia dell’illusione. I visitatori potranno vivere l’emozione di una seduta spiritica (in un “vero” salotto da medium, con “veri” pendolini che oscillano e tavolini che ballano… a comando di interruttore), scoprire i trucchi dei fachiri (dal letto di chiodi al sangue finto). Si potrà persino seguire un mini corso di cartomanzia per diventare più bravi delle maghe in tivù e (grazie alla magia dei trucchi televisivi) “immergersi” nel Fantabosco della Melevisione o giocare una partita di Quiddich a cavallo di una “vera” scopa volante. Per gli amanti delle pozioni e dei filtri magici c’è anche il bosco delle piante magiche: vere piante carnivore (vi sfido a avvicinare il vostro pasciuto ditino…), funghi giganti, felci misteriose e arbusti parlanti.

Infine si può partecipare a diversi riti tribali per capirne il valore culturale e antropologico, come il Candomblè, danza afro-brasiliana, proposta ogni giorno ai visitatori grazie alla collaborazione con l’OAF-Italia. Nove pannelli raffiguranti sgargianti divinità, due altari coloratissimi e strumenti a percussioni che consentono al pubblico di partecipare fattivamente al rito e di venirne coinvolti emotivamente. Questa relazione Piemonte-Bahia è ormai stabile (il gemellaggio è nato 3 anni fa) e permette ad Experimenta di sostenere le attività di Unica, un piccolo museo scientifico interattivo permanente a Salvador-Bahia rivolto ai bambini abbandonati, organizzato dal missionario padre Clodoveo Piazza.

Chi volesse pregustarsi la vista a Experimenta può consultare il sito della mostra, che propone una visita virtuale a tutti i padiglioni o fare un ripasso delle precedenti edizioni. Sempre sul sito troverete il calendario degli appuntamenti: a partire dal 26 giugno, per tutta l’estate ogni giovedì sera ci sarà una conferenza sui temi della mostra, alternata a uno spettacolo di magia, prestidigitazione e illusionismo con il Mago Sales (il salesiano don Silvio Mantelli) e i suoi migliori allievi. Ospitata nell’ex zoo di Torino (corso Casale 15), “A te gli occhi” rimarrà aperta fino al 9 novembre. In collaborazione con il Comune di Torino sono state eliminate le barriere architettoniche e la mostra è interamente fruibile dai disabili.

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