EMI non è nuova a questo genere di attività, i suoi music shop online, infatti, sono già attivi in Europa e negli Stati Uniti fin dal 2003, mentre la versione australiana ha fatto la sua comparsa pochi mesi fa.
L’etichetta britannica ha annunciato la sua intenzione di lanciare siti e-commerce a Hong Kong e a Taiwan prima, in Corea del Sud subito dopo.
Sul sito di Singapore, accessibile soltanto agli utenti della città-Stato e realizzato in partnership con l’operatore locale StarHub, l’offerta del catalogo EMI si vanterà di circa 3.000 titoli al momento del lancio, per salire fino a 50.000.
“L’industria musicale è in declino, soprattutto a causa del grosso numero di download illegali e alla masterizzazione dei Cd. È un problema che va risolto – ha dichiarato Valerie Lim, direttore di EMI Music Singapore -. Con questo servizio, speriamo di raggiungere un target di utenti che preferiscono scaricare online per poi realizzarsi il Cd”.
Le vendite di Cd vanno sempre peggio in Asia, peggio che negli Stati Uniti o in Europa, trand negativo attribuito alla pirateria generalizzata e alla crescita dei servizi d’accesso a Internet a banda larga, che permettono scaricare da Web con estrema facilità.