NTT DoCoMo, il maggior gestore mondiale di telefonia cellulare, ha annunciato che i profitti, nei primi sei mesi dell’anno fiscale, sono calati del 95,3%. Nel periodo aprile-settembre 2002, DoCoMo ha registrato profitti per 34,3 milioni di euro, un calo enorme rispetto ai 740 milioni del medesimo periodo 2001. Le vendite sono invece salite nei primi sei mesi del 2002 del 1,9%, raggiungendo i 20 milioni di euro.
Il brusco calo dei profitti semestrali ha spinto il gestore giapponese ad abbassare le previsioni per l’anno in corso: DoCoMo stima profitti annuali per 182 miliardi di yen, contro le previsioni iniziali di 511 miliardi.
Riviste anche le previsioni per i clienti di terza generazione: entro la fine dell’anno fiscale (marzo 2003), saranno 320.000, non più un milione. Per fronteggiare il momento di crisi, il gestore ha tagliato gli investimenti previsti del 7%, destinando 891 miliardi di yen allo sviluppo futuro.
Secondo gli analisti, il calo dei profitti è dovuto anche all’errata politica di espansione estera.
DoCoMo ha, infatti, investito 1900 miliardi di yen per comprare quote in gestori esteri, con l’obiettivo di lanciare l’i-mode in tutto il mondo, ma ha dovuto ridimensionare le mire espansionistiche a causa del periodo di crisi dei mercati.
Non a caso, è di ieri l’annuncio che la francese Bouygues Telecom offrirà l’i-mode sebbene l’azienda giapponese non detenga quote societarie.