È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 35, del 12 febbraio 2003, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 gennaio 2003, contenente disposizioni per l’informatizzazione della normativa vigente, in attuazione dell’art. 107 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (legge Finanziaria 2001).
Con questo articolo era stata istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un fondo destinato al finanziamento di iniziative dirette a promuovere l’informatizzazione e la classificazione della normativa vigente – con l’obiettivo di facilitarne la ricerca e la consultazione gratuita da parte dei cittadini – e tese a fornire strumenti per l’attività di riordino normativo.
A favore del Fondo era stata stanziata la somma di 25 miliardi di vecchie lire per il quinquennio 2001-2005, nella misura di lire 5 miliardi per ogni anno.
Nella Finanziaria 2001 era stato stabilito che il programma, le forme organizzative e le modalità di funzionamento del fondo sarebbero stati determinati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il decreto del 24 gennaio 2003 individua le attività costituenti il programma delle iniziative di cui all’art. 107 della Finanziaria 2001, le forme organizzative, nonché le modalità di finanziamento del Fondo.
Secondo l’art. 2 del decreto, rientrano nel programma le attività riguardanti la compilazione del testo delle leggi statali e degli altri atti normativi emanati dallo Stato;
la messa a disposizione gratuita, con strumenti informatici e telematici, degli atti e delle relazioni relative ai singoli atti normativi; la classificazione della normativa vigente secondo parametri volti ad incentivare la ricerca per via informatica e telematica; la predisposizione di un organismo di controllo, preposto all’individuazione dei profili di incompatibilità ed abrogazioni implicite fra disposizioni; lo studio e l’applicazione di strumenti e procedure di ricerca perfezionata della normativa vigente, nonché “di sistemi avanzati di trattamento informatico, di marcatura e di classificazione degli atti normativi, anche ai fini dell’istruttoria dell’attività di riordino normativo” e, infine, la realizzazione di appositi portali e siti Internet, muniti di idonei motori di ricerca che consentano agli utenti di rintracciare agevolmente gli atti normativi di cui necessitano.
Con l’art. 4 del decreto è stato istituito un Comitato guida, formato dai segretari generali della Camera dei deputati, del Senato della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri o da loro delegati per individuare gli indirizzi generali per l’attuazione del programma; gli obiettivi e la cadenza temporale per la realizzazione; i requisiti di ammissione le modalità e i termini per la redazione e la presentazione dei progetti.
Al Comitato spetta inoltre valutare la conformità agli obiettivi del programma dei progetti ammissibili a finanziamento da parte del fondo e verificare lo stato di attuazione del programma; può anche procedere a “consultazioni di soggetti pubblici e privati interessati al tema della conoscibilità della normazione”.