Il 2 settembre, il Tribunal de Grande Instance di Nanterre, confermando una sua precedente pronuncia del giugno scorso, ha affermato che un CD munito di un dispositivo anticopia che lo rende inutilizzabile su alcuni lettori, è affetto da un vizio occulto.
La sentenza, questa volta, è seguita alla denuncia di un consumatore che non riusciva ad ascoltare il CD di Alain Souchon, anche questo prodotto dalla EMI.
Secondo l’associazione UFC – Que Choisir, in situazioni di questo genere, i consumatori possono far valere il loro diritto alla garanzia in materia di vizi nascosti, prevista dal codice civile, chiedendo il rimborso del prezzo del CD, oppure la sostituzione con un CD privo del dispositivo anticopia, oppure ancora una congrua diminuzione del prezzo pagato.
Per l’associazione, “la EMI Music France e le altre Majors dovranno cessare di utilizzare sistemi anticopia di questo genere, perché inadatti alla lotta contro la pirateria musicale e penalizzanti unicamente i consumatori”.
Un altro giudice del Tribunal de Grande Instance di Nanterre, nel giugno scorso, invece, aveva condannato la EMI/Virgin per “inganno sull’attitudine all’impiego” del prodotto commercializzato, imponendo di apporre, con caratteri ben visibili, sul retro della copertina dei CD protetti, la dicitura “Attenzione, questo CD non può essere letto su tutti i lettori o autoradio”.