Oso dire che la vera killer app di uno smartphone, oggi, sia la fotografia. Non in senso stretto e tradizionale, ragionando attorno alla lunghezza focale o al conto dei megapixel, bensì in termini di fruizione e condivisione.
Il conto dei megapixel è fallace come a suo tempo il megahertz per i processori Intel: il marketing creò l’idea che più megahertz fosse più veloce e per estensione migliore. Oggi che il clock dei processori non cresce più del cento percento annuo si è capito che i parametri di valutazione delle prestazioni del computer sono altri.
Data per scontata una ragionevole qualità dell’immagine, la discriminante del successo di uno smartphone è data in parte notevole dalla facilità e dall’efficacia con le quali le foto arrivano su Twitter, Facebook, Flickr, nella posta dei contatti.
A riprova, Instagram ha raggiunto 27 milioni di utenti registrati. Per una app che esiste solo su iOS è un dato considerevole. Ed è finalmente in arrivo, per bocca del cofondatore Kevin Systrom sul palco di South by Southwest, anche una versione Android:
In some ways, it’s better than our iOS app. It’s crazy.
L’idea non convince? Beh, dobbiamo convenire che in questo momento iPhone sia lo smartphone (non la piattaforma, attenzione) che ottiene più risultati sul mercato. Nella classifica delle fotocamere cellulari più usate su Flickr, i primi quattro posti sono occupati da iPhone. E iPhone 4 è al primo posto assoluto.
Uno smartphone che sfonda sul mercato è uno smartphone che tratta alla grande la fotografia.