Massimo D’Alema, il presidente del Consiglio, in visita al Politecnico di Torino ha voluto precisare la sua idea sul Portale Italia.
“Con il portale Italia non ci vogliamo sostituire agli operatori privati – ha spiegato D’Alema nel suo intervento – vogliamo offrire loro un servizio”
D’Alema ha sottolineato “l’accelerazione spaventosa” che ha avuto Internet: “siamo passati dai 500 mila utenti del ’97, agli 11 milioni di fine ’99, con uno sviluppo particolarmente significativo nelle telecomunicazioni, soprattutto nella telefonia mobile”.
“Il portale Italia – ha aggiunto – non è un’azienda pubblica, ma una grande operazione di promozione che il governo vuole fare. Vogliamo creare una porta d’ingresso al sistema Paese. Ci sarà la pubblica amministrazione, ma anche tutti gli operatori privati”.
Il presidente del Consiglio ha poi ricordato le iniziative del governo per le agevolazioni agli studenti per l’acquisto del Pc e ha auspicato un rapido consenso dell’Authority al varo di tariffe speciali per l’uso di Internet da parte di studenti e professori.
“Vogliamo che le tariffe siano abbattute – ha dichiarato – ma non possiamo certo stabilirlo per legge”.
Recentemente, anche Prodi aveva rilanciato la proposta di far entrare Internet in Europa,
con Il suo progetto e-Europe, a cui hanno fatto seguito i progetti in ambito scolastico e indirizzati ai giovani.