Secondo le ultime indagini, su un totale di oltre 20.000 istituti di credito sparsi per il territorio statunitense appena 1.150, pari al 6 per cento, oggi offrono servizi bancari online. Ma, si affrettano ad aggiungere gli esperti, da qui a cinque anni tale percentuale è destinata a crescere rapidamente, fino a raggiungere l’86 per cento, corrispondenti a quasi 16.000 banche. La Forrester Research prevede che entro la fine di quest’anno già l’80 di queste fornirà la possibilità di richiedere prestiti via Internet.
Un trend in salita anche per via della continua consolidazione del settore bancario, dato che ogni transazione online costa appena due centesimi, rispetto ai trentasei centesimi degli sportelli automatici e a 1.15 dollari nel caso delle corrispettive operazioni “reali”. Tra le banche leader, sono BankAmerica e Wells Fargo a guidare la classifica: ciascuna registra oltre il 10 per cento degli utenti totali dell’online banking.
Va comunque tenuto conto di una certa riluttanza dell’intero settore nell’utilizzo di Internet, mentre il maggior ostacolo al suo avanzare rimangono le piccole aziende locali, che tuttora costituiscono appena il 20 per cento tra quanti fanno uso regolare di servizi bancari sul Web. Anche qui, però, gli analisti sono ottimisti: entro il 2003 saliranno al 65 per cento, l’equivalente di 65 miliardi di dollari. I singoli sembrano invece più propensi a muoversi in avanti, con 6,5 milioni di famiglie che usano servizi bancari via computer e una previsione di 32 milioni entro il 2003.