Le tecnologie biometriche stanno sempre più velocemente entrando nel mondo dell’e-business. Visa International e il Finacial Sevices Consortioum hanno messo in piedi una sperimentazione di sei mesi per la scannerizzazione delle impronte digitali e del viso e per la convalida della firma elettronica.
Anche Microsoft ha recentemente annunciato che utilizzerà il riconoscimento delle impronte digitali dell’iride e della voce nelle future versioni di Windows per configurare transazioni e-commerce più sicure.
Diverse banche stanno sperimentando tecnologie di riconoscimento dell’iride e di scannerizzazione delle impronte in sostituzione delle password per gli impiegati. La biometria non è una novità tecnologica, ma soltanto ora comincia ad essere adottata. Le banche hanno sempre esitato a sperimentarla a causa degli alti costi e per il timore che gli utenti non gradissero un sistema con una così forte valenza invasiva in termini di privacy.
Secondo molti, inoltre, la definizione di tecnologie di riconoscimento vocale sofisticate rappresenta la chiave vincente per un futuro in cui aumenteranno le connessioni a Internet attraverso dispositivi mobili portatili come il telefono cellulare.