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Content Management: il caso Apogeonline

17 Giugno 2002

Content Management: il caso Apogeonline

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Aspettando il 20 giugno, data di arrivo in libreria di "Content Management. Progettare, produrre e gestire i contenuti per il Web", continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di questo nuovo libro Apogeo. Oggi proponiamo un'anticipazione del contributo di Salvatore Romagnolo

Troppe cose sono state dette e scritte sul nuovo modo di fare giornalismo online, dimenticando una regola fondamentale: è facile vedere molte novità quando ci si trova di fronte a una sola novità. In poche parole: anche se Internet è un nuovo medium, non necessariamente tutti i paradigmi della comunicazione vengono sovvertiti da questo nuovo mezzo di comunicazione. Per fortuna di quelli che hanno già superato la fase dell’adolescenza e hanno passato una vita professionale a immagazzinare esperienze e conoscenze professionali, non tutto è da buttare via.

Apogeonline è nato ed è cresciuto in questa consapevolezza, cercando di coniugare il nuovo con il vecchio, la sperimentazione con il mestiere; nel tentativo di trovare nuovi modi di fare giornalismo, senza dimenticare nessuna delle lezioni apprese precedentemente.

Ne è nata una forma di giornalismo ibrida, come sono ibride le forme di giornalismo dei media venuti dopo la carta stampata, televisione e radio in particolare, che hanno coniugato le tecniche di scrittura giornalistica classiche con l’audio e l’audio-video, dando vita a un nuovo modo di raccontare e anche di intendere la notizia. Scrivere un pezzo per la carta stampata, infatti, non è la stessa cosa che scriverlo per la radio o la televisione. E, ovviamente, non può essere la stessa cosa su Internet. Come ha fatto notare Wolfgang Achtner sottolineando la scarsa professionalità dei giornalisti televisivi italiani, “…il più delle volte, [i giornalisti televisivi] scrivono il loro pezzo come se fosse un servizio per una agenzia di stampa o un articolo per un giornale, ignorando completamente le immagini disponibili, e chiedendo poi al montatore di aggiungere al testo registrato “una sporcatina d’immagini”. Il risultato inevitabile è un servizio in cui non vi è alcun legame tra il testo e le immagini”.

Un errore dello stesso tipo viene spesso commesso dai giornalisti radiofonici che dimenticano di avere a disposizione la possibilità di utilizzare l’audio in modo pertinente nei loro servizi. E lo stesso errore viene commesso online dove, spesso, ci si dimentica che il medium ha caratteristiche peculiari che rendono possibili forme di giornalismo nuove.

Anche dal punto di vista organizzativo Apogeonline è un tipico caso di meticciato culturale e professionale: non ha una sede, non ha una struttura gerarchica tradizionale, non ha un sistema di reclutamento e di coordinamento dei collaboratori simile a quello delle testate tradizionali. Ma non per questo ha negato ogni legame con la tradizione giornalistica.

Apogeonline nasce anche da un’intuizione: l’informazione ha il potere di trainare il commercio elettronico. In altre parole: il rapporto tra notizie e informazione aziendale (e e-commerce) assume su Internet nuove connotazioni, del tutto impensabili se viste nell’ottica dei vecchi media.
I giornali tradizionali, ma anche televisione e radio, per loro genesi e cultura, non hanno mai sviluppato questa sinergia. Anzi, solitamente, l’informazione commerciale (pubblicità ed editoriali) e le notizie giornalistiche, sono sempre state tenute distinte le une dalle altre. Viene inoltre ritenuta poco corretta nei confronti dei lettori la mancanza di questa distinzione. Anche dal punto di vista deontologico gli organi d’informazione e i giornalisti sono tenuti a distinguere tra comunicazioni commerciali e informazioni e il contratto nazionale di lavoro impone questa regola di trasparenza agli editori. Internet sta sovvertendo queste regole con un modello, detto “infomercial”, un concetto comunicativo che racchiude le due nozioni di “informazione” e “commercio”; in questo caso elettronico.

Il rischio di commistione tra informazione aziendale e informazione tout court rimane, però, anche su Internet, dove troppo spesso le fondamentali regole di trasparenza e di correttezza nei confronti del lettore/utente vengono disattese. Apogeonline ha una buona immagine nei confronti dei propri lettori perché ha sempre rispettato un patto comunicativo implicito, basato sul rispetto dell’utente. L’informazione non è mai stata un “cavallo di Troia” per “imporre” l’informazione aziendale e i due tipi di messaggi sono sempre stati tenuti separati e facilmente riconoscibili dal lettore.

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