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Congresso americano intasato dalle email

22 Marzo 2001

Congresso americano intasato dalle email

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Il Congresso americano è inondato da messaggi di posta elettronica provenienti da ogni parte del paese. Il risultato è la disperazione dei cittadini che non ricevono risposta e dell’organizzazione dell’assemblea …

Il Congresso americano è inondato da messaggi di posta elettronica provenienti da ogni parte del paese. Il risultato è la disperazione dei cittadini che non ricevono risposta e dell’organizzazione dell’assemblea parlamentare che non riesce a far fronte al forte flusso.

L’anno scorso sono stati inviati a Washington ben 80 milioni di messaggi elettronici, una massa di email che ha intasato gli uffici. Complici di questo massiccio uso della posta elettronica, l’esplosione della comunicazione elettronica e la lotta allo spreco di carta.

La Camera dei rappresentanti, da sola, ha ricevuto 48 milioni di email nel 2000, contro i 20 milioni del 1998, secondo uno studio realizzato dal Congressional Management Foundation, in collaborazione con l’università George Washington, con sede nell’omonima città.

Lo studio, che fa parte di un progetto di studio sull’uso di Internet al Congresso, cita ad esempio il mese di dicembre 2000, nel periodo di incertezza sull’esito delle elezioni presidenziali, quando furono indirizzati al Senato circa 7 milioni di messaggi elettronici.

“Invece che rafforzare la democrazia, la posta elettronica aumenta le tensioni e le disillusioni del pubblico verso il Congresso”, dichiara Kathy Goldschmidt, una dei principali autori dello studio, constatando che i parlamentari americani e i loro servizi non sono commisurati a questo genere di flusso.

Secondo lo studio, questa improvvisa esplosione della posta elettronica inizia nel 1998, nel periodo in cui era stata discussa la procedura di destituzione di Clinton per l’affare Lewinsky. Cosa che, tra l’altro, ha portato Bush alla decisione di non usare la posta elettronica per i suoi rapporti con i cittadini, per paura di un “uso improprio” della corrispondenza.

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