“Annakournikova”, il famigerato virus informatico che ha mietuto vittime tra i computer di tutto il mondo ha fatto un’altra vittima.
Questa volta, però, a subire le conseguenze del lavoro distruttivo del virus è stato il suo creatore, un ragazzo olandese di 20 anni.
Ritenuto colpevole dal tribunale di Leeuwarden, è stato condannato a 150 ore di lavori socialmente utili, contro la proposta del procuratore che ne aveva richieste 240.
Il creatore del virus che si è diffuso sulle reti europee, nord-americane e anche in Australia e in molti paesi asiatici, lavorava come venditore in un negozio di informatica.
Ha voluto giocare sull’avvenenza della giocatrice di tennis, mandando il virus camuffato in un messaggio che prometteva una foto della tennista.
Il virus non danneggiava il sistema, ma provocava l’ingorgo dei server e si moltiplicava attraverso la rubrica delle caselle di posta elettronica.
Secondo stime FBI, il danno provocato dal virus ammonterebbe a 166.827 dollari.
Il tribunale, nello stabilire una pena ha tenuto conto del fatto che il ragazzo si è costituito volontariamente alla polizia e al limitato danno provocato.