Per ogni canale di comunicazione che si crea diminuisco le possibilità di annoiarsi ascoltando canzoni che il compianto Vittorio Salvetti, storico patron del Festivalbar, avrebbe definito tormentone.
Non esiste più il motivetto. Esistono tanti motivetti a tempo, sempre di più, con il beat che dalla rete parte. L’estate appena salutata sarà ricordata, probabilmente, come lo stargate dei Gossip. La band capeggiata dalla giunonica Beth Ditto prima della pubblicazione di Heavy Cross era solo la punta di un iceberg. Dietro di lei tanti progetti rock che con il mainstream si conciliano pochi.
Davanti, però, una speranza. La rete ha, infatti, aiutato Beth ad emanciparsi. Di distinguersi. Non solo perché esteticamente rappresenta una bellezza diversa.
Internet ha aiutato Beth ad essere lesbica. O meglio. La sua storia, di cui in rete già si disquisiva da anni, è stata d’aiuto ad altre persone non eterosessuali per vivere meglio.
Anche di questo abbiamo parlato con il direttore di GAY.tv Giuliano Federico.
Oggi, più che mai, bisogna provare ad allargare la visuale verso i media più alternativi (se così si devono definire) per capire che Maicol (il concorrente omosessuale e dichiarato del Grande Fratello) non rappresenta tutti. Anzi.
L’intervista integrale è disponibile su YouTube:
- presentazione pop
- gay tv
- rivoluzione normale
- internet gay friendly
- i media gay
- dot
- internet, credibile
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Gli ospiti di aPOPgeonline, viaggio emotivo nel pop contaminato: Matteo B Bianchi (15 ottobre, letteratura), Alessandro Zaccuri (21 ottobre, catto-pop), Simon Beckerman (28 ottobre, indie).