Ciaoweb http://www.ciaoweb.it, fa il suo ingresso in un mercato già piuttosto affollato. Obiettivo evidente, non lasciare l’appetitosa torta di Internet in mano a Kataweb, Fininvest, Sole 24 Ore e multinazionali statunitensi.
Le ambizioni del nuovo portale sono da primo della classe e già alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi nella sontuosa cornice dell’Hotel Principe di Savoia a Milano, si respirava l’aria del grande evento: centinaia di persone tra giornalisti e addetti ai lavori e la presenza dei massimi vertici dell’azienda – Paolo Cantarella, Paolo Fresco e il giovane John Elkann in prima fila – a indicare quanto Fiat e Ifil credano in Internet. La sensazione che il principale gruppo industriale italiano fosse sceso in campo con tutto il suo peso era evidente.
Le ambizioni del portale Fiat/Ifil sono emerse chiaramente anche dalla presentazione di Paolo Ceretti, amministratore delegato di Ciaoweb, fino a ieri responsabile della direzione Pianificazione Strategica e Sviluppo della Ifil. L’obiettivo prioritario é “diventare leader nella e-economy business to consumer in Italia”.
Ciaoweb, in realtà, é solo un aspetto della strategia Internet di Fiat e Ifil che hanno dato vita ad una holding (Ciaoholding, presieduta da Paolo Cantarella) finanziata al 50% dai due gruppi, che oltre al portale ha altri due campi d’azione: un’area investimenti che tramite venture capital finanzierà attività nel campo delle nuove tecnologie dando vita anche a portali verticali di commercio elettronico; e un’area di servizi. Quest’ultima offrirà Web hosting, Web design & developement e, tramite un’azienda del gruppo, svolgerà attività di Internet Service Provider.
Ciaoweb, come tutti i portali italiani, offrirà anche l’accesso gratuito a Internet.
Fiat e Ifil, nonostante abbiano aspettato forse più del dovuto per entrare nel nuovo promettente mercato di Internet, hanno assimilato piuttosto bene la cultura della Rete, a cominciare dall’informalismo del nome, Ciaoweb, insolito per aziende tradizionali e solitamente austere.
Cultura della Rete che emerge anche dall’offerta di “confederazione” che Ciaoweb intende fare ai siti interessati a trovare una collocazione all’interno del portale. Con garanzia – viene specificato – di autonomia dell’immagine e della value proposition e con l’opportunità di amplificare la capacità di raggiungere audience e clientela. Con uno spirito collaborativo che, se è tipico di Internet, é piuttosto raro nei settori economici tradizionali e in particolare nei grandi gruppi industriali.
Ma cosa troveranno gli utenti Internet che si collegheranno domani a Ciaoweb? Oltre ai servizi di accesso a Internet, molta Informazione(meteo, oroscopo, attualità, commenti) e un motore di ricerca. Inoltre, instant messenging, posta elettronica, possibilità di inviare gratuitamente messaggi SMS ai telefonini, chat.
Fiat e Ifil non hanno risparmiato nell’infrastruttura: copertura di tutti i distretti telefonici entro fine dicembre per garantire l’accesso gratuito a Internet da tutte le località italiane e collegamento diretto al backbone Internet con tre linee dedicate a 34 Mb/sec.
Gli utenti dei servizi gratuiti avranno a disposizione 7 Mb di spazio disco per la posta elettronica e 40 Mb per il sito Web personale. Il servizio di assistenza telefonica sarà garantito tramite un numero verde, all’insegna della completa gratuità.
Anche la quantità di aziende coinvolte nell’operazione è notevole. Oltre ai marchi automobilistici (Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Ferrari, ecc.) La Stampa, Toro Assicurazioni, Alpitour, Francorosso, La Rinascente, Auchan, Banca Sella e Juventus. Solo per citarne alcune.
Ma i numeri che forse maggiormente colpiscono chi ha seguito lo sviluppo di Internet nel nostro Paese in questi anni di pionierismo e di iniziative dal basso – portate avanti con pochi mezzi e, a volte, con il solo ausilio delle idee e della capacità di fare – é l’ammontare degli investimenti diretti, previsti da Ciaoholding: oltre 200 miliardi di lire nei prossimi anni.
E anche se non viene specificato in quanti anni esattamente, appare evidente che si tratta di un impegno senza precedenti nel nostro Paese.
Tutti quelli che da anni affermano, spesso senza essere ascoltati, che Internet non è un gadget elettronico per ragazzini e maniaci d’informatica, ma una delle nuove frontiere dell’economia, probabilmente in questi giorni si sentono scavalcati dagli eventi.