È di pochi giorni fa la notizia delle 330 chiusure di siti commerciali on line americani nei primi sei mesi del 2001, oggi una conferma di questa tendenza tutt’altro che positiva.
I 4.500 dipendenti di Webvan stanno per ricevere l’annuncio ufficiale attraverso una non molto gradevole circolare interna. Già da qualche giorno il Call Center non è più attivo e il personale è stato sostituito con un disco che comunica l’interruzione del servizio.
Non è la prima mega dotcom a soccombere di fronte alle risposte poco soddisfacenti del mercato digitale, tuttavia Webvan è un caso emblematico perché è stata a lungo descritta come una delle esperienze più solide. Webvan aveva ricevuto un finanziamento di 1 miliardo di dollari per la fase di start up.
Oltre al call center inattivo, il sito stesso non è più accessibile da qualche giorno.