“Cara Esther” Così inizia la lettera inviata a EstherDyson, responsabile dell’ICANN (Internet corporation for assigned names and numbers), da John Richard e James Love rappresentanti di due associazioni per la libertà di espressione.
Succo della lettera, chiedere all’ente di rilasciare nove nuovi domini di primo livello:.union,.customer,.complaints,.sucks,.ecology (o al contrario.isnotgreen),.isnotfair,.shareholders,.taxpayers e.unite.
“Abbiamo l’intenzione di creare 9 nuovi domini che faciliteranno la libertà di espressione e di critica, e permetteranno ai consumatori, lavoratori o altri di organizzarsi”, così spiegano i responsabili di Consumer project of tecnology presentando la loro richiesta.
Il dominio.union (tradotto.sindacato), nelle intenzioni dei proponenti, sarà riservato ai lavoratori. Così potranno accedere ai siti dei sindacati presenti in Fiat, ad esempio, semplicemente scrivendo fiat.union.
Il dominio.customers, rappresenterà i siti dei consumatori (per esempio, Standa.customers), e così di seguito.
Nella sua lista di nuovi nomi di dominio, il Cpt ha previsto un.sucks (i più dotati di fantasia, potranno indovinare quale sia il significato) riservato alle società o agli organismi che suscitano malcontento. A voi la scelta su chi appioppare il.sucks
Il Consumer project of tecnology ha anche intenzione di creare una fondazione per la libertà di espressione, che sarà messa in piedi a partire dai fondi raccolti per il deposito dei domini.sucks (costo 10 dollari. L’organizzazione, evidentemente, suppone sia quello più richiesto). Informazioni sulla fondazione saranno inserite in http://dot.sucks (ancora non registrato).
La risposta giungerà entro fine mese, durante la riunione dell’Icann al Cairo.
Per approfondire: http://www.cptech.org/ecom/icann/tlds-march1-2000.html
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