Sistemi di intercettazione delle informazioni costosi e inutili. Malgrado questo, i servizi continuano a spenderci soldi. L’FBI per tranquillizzare i cittadini americani decide di cambiargli nome.
Addio “Carnivore”, benvenuto DCS1000, un nome meno spaventoso, più tecnologico ma che non cambia la sostanza.
Questo “sistema digitale di raccolta dati” era stato reso operativo per sorvegliare lo scambio di informazioni su Internet.
Ufficialmente, questo cambio di nome si inscrive nella volontà del servizio federale di migliorare il suo programma di spionaggio online, sulla linea di quanto raccomandato nel rapporto dell’Illinois Institute of Technology Research Institute (IITRI).
Niente a che vedere, assicurano, con qualsiasi intenzione di predare o invadere la vita privata degli utenti Internet.
Argomento che le organizzazioni per la libertà di espressione, invece, portano come vessillo.
Perché, secondo queste organizzazioni, anche se “Carnivore” porta un nome anonimo e tecnologico, conserva intatte tutte le caratteristiche di potente strumento di sorveglianza capace di introdursi – intercettando ad esempio la posta elettronica – nella vita privata delle persone.