Un chiaro segno dell’evoluzione dei tempi. La Thomson Corp.- primo gruppo proprietario di quotidiani del Canada, e in precedenza uno dei maggiori in Nord America e Gran Bretagna – ha deciso di mettere in vendite 55 testate quotidiane e 75 periodiche cartacee di ambito locale e specializzato. Ovvio il motivo: concentrare risorse ed energie sull’informazione veicolata tramite Internet. Thomson prevede comunque di conservare la proprietà del quotidiano più importante, il Globe and Mail di Toronto.
Grazie a tale manovra, entro cinque anni, il gigante editoriale prevede di generare l’80 per cento delle proprie entrate dalle testate elettroniche che si appresta a varare. Lo scorso anno sono state registrate entrate per 810 milioni di dollari, derivanti sempre più da servizi d’informazione specializzati che affiancano l’attività editoriale del gruppo. Tali servizi sono rivolti a professionisti e dirigenti in ambito legale, economico, scientifico e della salute. Settori assai promettenti per il passaggio alla distribuzione online. In ogni caso, il Primo Ministro canadese Jean Chretien ha già annunciato l’attento monitoraggio governativo sulle operazione di compravendita delle testate cartacee della Thomson Corp. onde evitare ogni rischio di eccessiva concentrazione dell’informazione nazionale.