“La lotta politica non si farà più tra destra e sinistra ma tra chi guarda la tv senza una risposta e chi accede alla Rete con una informazione molto più completa e che ognuno può gestire e alimentare” (Derrick De Kerckhove)
I temi
La Rete, metafora della contemporaneità e spazio sociale sempre più penetrante e pervasivo, si sta avvicinando a grandi passi ai territori della politica, prendendo le sembianze ora di nuovo dispositivo della comunicazione, ora di nuova forma di aggregazione e azione sociale.
A esemplificare questa doppia faccia della politica in internet stanno i blog (o weblog) vero fenomeno di massa esploso negli ultimi tempi, che sta progressivamente cambiando non solo le forme tradizionali della comunicazione politica ma anche le modalità della democrazia rappresentativa.
Già si intravedono le prime avvisaglie di questo cambiamento.
Emblematico da questo punto di vista il caso di Howard Dean, candidato alle elezioni presidenziali negli USA, che grazie a un sapiente miscuglio di comunicazione attraverso la rete (tramite un uso sistematico dei blog) e attivazione di una serie di sostenitori coordinati con l’aiuto di internet, ha cambiato le regole del gioco politico, guadagnandosi l’attenzione di tutto il sistema dei media.
Questi casi sono destinati a non essere più casi isolati: anche in Italia in questo clima di Elezioni Europee stiamo assistendo ad un uso sempre più strategico della rete e delle sue potenzialità comunicative.
Alcuni studiosi come Joi Ito, consulente del comitato elettorale di Dean, hanno cominciato a usare l’espressione “democrazia emergente” per sottolineare come la rete stia diventando un luogo per dar vita sia a nuovi soggetti politici sia a un altro modo di concepire la democrazia.
Siamo per assistere ad un totale rinnovamento dei modi di fare politica? Sono maturi i tempi per trasformare le modalità della partecipazione politica? Chi sono i soggetti politici che la rete sta cominciando a proporre? Esiste una opinione pubblica che si vede rappresentata dalla rete e non più dai giornali o dalla televisione?
A queste e ad altre domande cercherà di rispondere l’incontro del 17 giugno.
Il programma
La giornata di studio si articolerà in due parti. La prima parte verrà aperta con una serie di contributi il cui scopo è quello di introdurre degli elementi di riflessione. Presenteranno le proprie relazioni alcuni tra i più attenti studiosi e osservatori della Rete e delle sue dinamiche come Giuseppe Granieri, esperto di new media, Gino Roncaglia, dell’Università La Tuscia di Viterbo e Antonio Sofi del Master in Giornalismo Online dell’Università di Firenze.
Ad arricchire gli spunti emersi dalle relazioni seguiranno gli interventi di Alberto Abruzzese (Università La Sapienza di Roma), Rosanna De Rosa (Università di Napoli Federico II), Riccardo Staglianò, (giornalista e docente presso l’Università Roma Tre) e Stefano Gulmanelli (giornalista, autore di Popwar – ed. Apogeo).