Ve li ricordate i 10 volontari che per 100 giorni devono rimanere segregati in casa e per comunicare devono usare solo Internet?
Bene, i 10 volontari del “virtuale” sono diventati i personaggi di una delle più visitate pagine Web in Germania.
Infatti, il sito della molto discussa trasmissione televisiva “Big Brother”, trasmessa in Germania da RTLII (chi ha un decoder satellitare può captarla anche da noi), è diventato il sito a contenuto video più visitato dai tedeschi.
Big Brother, una trasmissione quotidiana che ha polverizzato i record di ascolto in Olanda e in Germania, mette in scena 10 persone, 5 donne e 5 uomini (oggi ridotte a otto per l’allontanamento di Jana e Thomas), che si sottopongono a vivere 100 giorni nella “Big Brother House”, spiati da telecamere in ogni angolo della casa.
Infatti, sono filmati in permanenza senza possibilità di sottrarsi alle videocamere e i telespettatori votano per determinare chi è più interessante (da vedere) e chi deve andarsene. L’ultimo che rimane riceverà una ricompensa di 250 mila marchi (circa 250.000.000 di lire).
Per informazione completa, in testa alla classifica provvisoria c’è Zlatko, un ragazzo (sul sito all’indirizzo http://www.bigbrother-house.de/f_main_high_home.html trovate il profilo dei partecipanti “all’esperimento”).
BigBrother-hause.de, ha attirato il 8 % degli utenti tedeschi di Internet nelle prime due settimane di messa online a partire da marzo, e 5 milioni di curiosi l’hanno già visitato, secondo i dati della società NetValue.
È così che BigBrother-house.de raggiunge il record del sito video più gettonato del momento dai tedeschi e fa raddoppiare nel mese di marzo le richieste del software di Real Player, necessario per vedere i personaggi all’opera.
Purtroppo, solo il 27 % degli utenti può “spiare” gli abitanti del condominio virtuale.
A causa delle troppe richieste (non previste) il server scoppia e gli organizzatori consigliano di non connettersi nelle ore di punta, ma piuttosto il mattino presto o la sera tardi. Il sito in lingua tedesca, poi, non permette certo l’espandersi del fenomeno su scala mondiale.