Un miliardo di dollari. A questa cifra ammonterebbe il prezzo della ristrutturazione conseguente alla fusione tra AOL e Time Warner.
Lo cita in una nota di agenzia l’AFP, che parla di dati consegnati alle autorità borsistiche americane, dove l’azienda spiega le ragioni di questa grossa spesa.
Infatti, con questi soldi la nuova entità farà fronte alle spese per i licenziamenti e alle cessazioni di attività.
Il gruppo, ormai leader mondiale nel mercato dei media, dell’intrattenimento e di Internet, aveva annunciato a gennaio il licenziamento di 2.400 persone. Un piano che gli costerà 585 milioni di dollari in indennità di licenziamento, il cui pagamento è previsto nell’arco di due anni.
I 400 milioni circa che rimangono, serviranno per coprire la rottura di contratti già stipulati, soprattutto di leasing.
Molti negozi della Warner Bros dovranno chiudere e il gruppo pensa di mettere la parola fine anche a parte delle sue attività nel catch.
Ma la ristrutturazione potrebbe non fermarsi qui e documenti dell’azienda lasciano presagire altre iniziative di ristrutturazione per far fronte alla non facile situazione di mercato soprattutto negli Stati Uniti.
Solo pochi giorni fa, l’amministratore delegato di AOL-Time Warner aveva parlato di un piano per aumentare fino al 50 % le entrate dai mercati esteri, bilanciando, di fatto, i proventi fatturati negli Usa.