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AOL-Time Warner: l’inizio della fine per gli utenti Internet?

13 Gennaio 2000

AOL-Time Warner: l’inizio della fine per gli utenti Internet?

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Qualche nota a margine della maggiore fusione tra aziende dei media finora avvenuta (fino alla prossima, ovviamente), il nuovo gruppo AOL Time Warner. Intanto, l’immediata attenzione ad essa riservata dai …

Qualche nota a margine della maggiore fusione tra aziende dei media finora avvenuta (fino alla prossima, ovviamente), il nuovo gruppo AOL Time Warner. Intanto, l’immediata attenzione ad essa riservata dai membri della Commissione sul Commercio presso il Senato statunitense, le cui attività rientrano nel processo di verifica governativo. Il repubblicano Mike DeWine e il democratico Herb Kohl hanno dichiarato che terranno apposite audizioni con gli esperti per determinare i possibili effetti dell’operazione “per il cosiddetto mercato delle idee”. La Commissione tenterà inoltre di rispondere alla domanda se tale fusione rappresenti “l’inizio della fine per Internet in quanto efficace contrappeso ai media tradizionali,” oppure se invece si tratti del “nuovo passo verso un’Internet quale fonte d’informazione più utile e utilizzabile.”

Le prime voci delle associazioni a difesa dei consumatori appaiono preoccupate. Questa la posizione sostanziale espressa da gruppi quali Consumers Union, Consumer Federation of
America, Media Access Project e Center for Media Education: “Ai consumatori non piace affatto sentirsi prigionieri della dittatura dei due giganti di Internet e dei media.” Nel comunicato congiunto emesso da tali organizzazioni si legge tra l’altro: “Questo non è altro che il triste risultato della deregulation voluta dall’amministrazione Clinton, grazie alla quale sono possibili consolidazioni enormi che è probabile si tradurranno per gli utenti in minori possibilità di scelta, competizione assai ridotta, prezzi maggiorati.”

Promettendo forti pressioni sulle autorità governative affinché rivedano le norme relative alle mega-fusioni, i critici del patto AOL-Time Warner fanno notare che nello specifico gli utenti potrebbero trovarsi davanti un’unica scelta per l’accesso a servizi Internet ad alta velocità, quelli offerti dal nuovo conglomerato, la cui mole taglierebbe irrimediabilmente fuori altre entità minori e possibilità di risparmio sulle tariffe imposte.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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